Beni confiscati: il bando dell’Agenzia “parziale” e beffardo

24 Febbraio 2022

Feudo Verbumcaudo (Sicilia), dove si sviluppa l'omonimo progetto di valorizzazione di un terreno confiscato sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD
Feudo Verbumcaudo (Sicilia), dove si sviluppa l'omonimo progetto di valorizzazione di un terreno confiscato sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD

Pubblichiamo la nuova nota del “Gruppo di lavoro permanete sui beni confiscati”* relativa al bando promosso dall’Agenzia per la coesione territoriale

Come volevasi dimostrare… Il bando sui beni confiscati oltre ad essere “parziale” è anche beffardo

Come confermato da una apposita FAQ dell’Agenzia, il Comune proprietario del bene che presenta il progetto, magari pure con l’aiuto dell’associazione concessionaria, qualora dovesse essere ammesso ai finanziamenti, dovrebbe procedere alla revoca della concessione.

Che il Bando sui beni confiscati pubblicato dall’Agenzia per la coesione territoriale, con scadenza il prossimo 28 febbraio, fosse una opportunità persa per un vero coinvolgimento del Terzo Settore lo avevamo capito subito e lo abbiamo scritto. E lo ribadiamo: si tratta di un bando “parziale” perché ha come unici interlocutori i Comuni e perché si limita a finanziare gli interventi di ristrutturazione. Ma non immaginavamo che, per quelle associazioni concessionarie di beni confiscati il cui atto di assegnazione impone a loro carico le spese di ristrutturazione, si sarebbe rivelato una vera e propria beffa.

Infatti in questo caso, come confermato da una apposita FAQ dell’Agenzia, il Comune proprietario del bene che presenta il progetto, magari pure con l’aiuto dell’associazione concessionaria, qualora dovesse essere ammesso ai finanziamenti, dovrebbe procedere alla revoca della concessione. La ratio di questa beffa risiederebbe nel principio generale di tutela della “par condicio” dei partecipanti all’avviso pubblico di assegnazione del bene (FAQ n.99 del 16 febbraio 2022).

L’ennesima dimostrazione di come la regola della co-progettazione con gli Enti del Terzo Settore è una mera affermazione di principio, smentita sistematicamente dalla realtà.

A questo punto, se le reiterate dichiarazioni volte a rassicurare il Terzo Settore circa il suo fattivo coinvolgimento, sono state espressioni di chiara volontà politica, si pone una questione di coerenza e di trasparenza: riparare alla parzialità e alle contraddizioni del bando, con uno nuovo che:

  1. affermi in maniera chiara e inequivocabile la regola della co-progettazione;
  2. tenga insieme gli interventi di ristrutturazione con quelli di gestione;
  3. finanzi, quindi, anche le spese di gestione.

 

*Lo scorso maggio la Fondazione CON IL SUD, da anni impegnata a sostenere la valorizzazione dei beni confiscati nelle regioni meridionali, ha deciso di costituire un “Gruppo di lavoro permanente” sul tema, cui partecipano l’Acri e il Forum Terzo Settore. Il Gruppo, coordinato da Luigi Lochi, ha lo scopo di seguire con continuità e con i necessari approfondimenti le questioni concernenti il sistema di valorizzazione e gestione dei beni.

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