Oltre i confini

LUOGO: Sicilia
CONTRIBUTO: € 310.000

DESCRIZIONE:

Nella regione Sicilia sono presenti 26 istituti di pena che gestiscono il trattamento di una popolazione carceraria pari a circa 7.150 detenuti di cui il 17,40% stranieri (Fonte: D.A.P. dati al 30.06.13). Vi sono inoltre sette Uffici locali di esecuzione penale esterna (UEPE).
Il progetto si propone di dare risposte concrete alla situazione di svantaggio sociale in cui si trovano i detenuti stranieri nelle carceri siciliane, favorendo il loro accesso alle misure alternative alla detenzione previste dal nostro ordinamento.
Secondo le più recenti statistiche, una delle maggiori cause di recidiva è proprio il mancato accesso alle misure alternative. I detenuti stranieri sono particolarmente penalizzati perché essendo nella maggior parte dei casi privi di documenti d’identità o non in grado di rinnovarli si trovano nella materiale impossibilità di accedere ad attività lavorative anche in regime di semi-libertà.
Molti extracomunitari, inoltre, entrano nelle strutture penitenziarie con un permesso di soggiorno valido e al termine della pena, non avendo avuto modo di rinnovarlo durante la detenzione, risultano irregolari. A fronte di questo quadro, il progetto vuole favorire l’inserimento socio-lavorativo dei detenuti stranieri, attraverso programmi individualizzati con tirocini formativi, sperimentazioni di percorsi occupazionali personalizzati presso la rete delle fattorie sociali siciliane e le cooperative sociali. Le azioni di progetto saranno finalizzate alla creazione di un sistema regionale di coordinamento delle iniziative rivolte ai carceri, con sportelli itineranti di orientamento, consulenza legale, supporto per ciò che riguarda documenti di identità, permessi di soggiorno, iscrizione al collocamento e formazione (si prevede la presa in carico di 600 stranieri), 100 percorsi di accompagnamento sociale e 15 tirocini retribuiti tramite borse lavoro.
Gli interventi si articoleranno dunque in due fasi. La prima legata alla permanenza all’interno di una struttura detentiva, con interventi di consulenza legale e supporto per il disbrigo di pratiche (richiesta documenti identità, permesso soggiorno, etc.), per favorire l’accesso a misure di pena alternative e l’attivazione di percorsi di orientamento al lavoro. La seconda fase sarà rivolta a coloro che avranno ottenuto i benefici di legge (quindi non più detenuti) per promuoverne l’inclusione sociale e lavorativa.
Il target di riferimento sarà costituito soprattutto da giovani extracomunitari tra i 18 e i 29 anni detenuti nelle carceri siciliane: persone fortemente deprivate a livello relazionale ed esperienziale, con un forte bisogno di identità, appartenenza ed autostima, un basso livello di istruzione scolastica, carente capacità espressivo-relazionale e un bagaglio di esperienze lavorative legato per lo più a lavori saltuari, sottopagati e in “nero” o direttamente “gestite” da organizzazioni criminali. In genere, poi, sono autori di reati di microcriminalità e per questo fortemente stigmatizzati dal contesto sociale.
Inoltre verranno supportati gli stranieri già in esecuzione di misure alternative o sostitutive della detenzione, sottoposti a misure di sicurezza non detentive, in sospensione dell’esecuzione della pena o in fase di dimissione per fine pena.

RESPONSABILE: PROSPETTIVA FUTURO COOPERATIVA SOCIALE

PARTNER:

ARCI SICILIA
ASSOCIAZIONE CENTRO ASTALLI PER L’ASSISTENZA AGLI IMMIGRATI – CATANIA
CONSORZIO IL NODO
FENICE SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE
GOLEM COOPERATIVA SOCIALE
JESUIT SOCIAL NETWORK ITALIA ONLUS
”KOINÈ” SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PER LE MIGRAZIONI – OIM
PRAP SICILIA
RETE FATTORIE SOCIALI SICILIA
SOC. COOP.SOCIALE PROSPETTIVA

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