FAQ
Le modalità di documentazione e rendicontazione sono disponibili nel documento "Disposizioni per la rendicontazione finanziaria"
Privacy e relativi adempimenti: clicca qui per scaricare il vademecum.
Il partenariato deve coinvolgere almeno tre soggetti: il capofila (denominato “soggetto responsabile”), un’altra organizzazione del terzo settore – avente una delle forme indicate al punto 2.1.2 del Bando – e un terzo soggetto (appartenente al mondo economico, pubblico o non profit).
Come indicato nei punti 2.1.2 e 2.1.3 del Bando, il capofila deve essere un’organizzazione senza scopo di lucro composta in prevalenza da persone fisiche e/o enti del terzo settore, avente una delle seguenti forme giuridiche: associazione (riconosciuta o non), cooperativa sociale o consorzio di cooperative sociali, ente ecclesiastico, fondazione (non di origine bancaria) e impresa sociale. Alla data di pubblicazione del Bando (11/10/2021), il capofila deve essere costituito da almeno due anni e deve avere la sede legale in uno dei comuni presenti nell’Allegato A. Inoltre, non avere progetti finanziati dalla Fondazione o da Enel Cuore in corso, in qualità di soggetto responsabile.
No, ai fini dell’ammissibilità non è richiesto che il soggetto responsabile abbia assunto la qualifica di ente di terzo settore secondo le disposizioni contenute nel “Codice del Terzo settore” (D.lgs. 117/2017).
Sì, tutti i requisiti previsti devono essere posseduti dal soggetto responsabile alla data di pubblicazione del Bando (11 ottobre 2021).
No, ogni soggetto responsabile può presentare una sola proposta di progetto a valere sul Bando. Nel caso di presentazione di più proposte da parte di uno stesso soggetto responsabile, queste verranno tutte considerate inammissibili. Ai fini dell’univoca determinazione del soggetto responsabile ciò che rileva è il codice fiscale e/o la partita IVA.
No, ciascun partner potrà aderire esclusivamente ad una sola proposta progettuale. Nel caso di adesione a più proposte da parte dello stesso soggetto, queste verranno tutte considerate inammissibili.
No, ogni organizzazione può partecipare al bando una sola volta o come soggetto responsabile o come partner.
No, non è possibile candidarsi come soggetto responsabile se si ricopre lo stesso ruolo in un altro progetto finanziato dalla Fondazione ancora in corso.
No, non è possibile candidarsi come soggetto responsabile se si ricopre lo stesso ruolo in un altro progetto finanziato da Enel Cuore ancora in corso.
Sì, è possibile in quanto Fondazione Con il Sud e Con i Bambini sono enti erogatori diversi.
Sì, un soggetto che ricopre il ruolo di partner in un progetto in corso finanziato dalla Fondazione può partecipare al bando in qualità di soggetto responsabile o di partner.
No, il soggetto responsabile deve avere sede legale in uno dei comuni delle aree interne presenti nell’Allegato A.
No, ai fini dell’ammissibilità della proposta non è necessario che anche gli altri soggetti delle partnership abbiano sede legale in uno dei comuni delle aree interne presenti nell’Allegato A. È comunque opportuno che i partner siano radicati nel territorio di intervento.
Tutte le organizzazioni che concorrono con il loro supporto alla realizzazione delle attività di progetto, pur non gestendo obbligatoriamente quote di budget, per poter essere considerate partner di progetto, devono iscriversi sulla piattaforma Chàiros. Per aderire al partenariato, il partner, dopo essersi iscritto sulla piattaforma e aver compilato e confermato la propria scheda anagrafica, dovrà inviare al soggetto responsabile una richiesta di adesione al progetto tramite l’apposita funzione “Aderisci a un partenariato”. Per inviare la richiesta, è necessario inserire il codice identificativo del progetto (es. 2021-NCS-00001) che il capofila dovrà preventivamente comunicare ai potenziali partner.
Le spese di progetto possono essere sostenute e distribuite esclusivamente tra tutte le organizzazioni partner, compresi gli enti pubblici o privati, formalmente aderenti al progetto tramite la piattaforma Chàiros. Si ricorda che agli enti del terzo settore nel loro complesso deve essere assegnata una quota di contributo non inferiore al 65%.
No, la realizzazione dell’intervento può avvenire esclusivamente in uno o più comuni di una o più aree interne delle regioni del Sud Italia di cui all’Allegato A.
L’intervento in più comuni (presenti nell’Allegato A) della stessa regione, o anche di regioni diverse, è ammissibile. Le proposte dovranno motivare la scelta di agire su territori differenti mettendo in evidenza il valore aggiunto determinato da un intervento multiprovinciale o multiregionale. In fase di valutazione della proposta sarà comunque valutata l’effettiva capacità del progetto di generare gli impatti reali attesi nel territorio di intervento.
I documenti richiesti ai fini dell’ammissibilità al soggetto responsabile sono: Atto costitutivo, Statuto, ultimi due bilanci di esercizio, i 4 curriculum vitae delle figure di responsabilità̀ (coordinamento generale, monitoraggio tecnico, rendicontazione finanziaria e comunicazione), piano di fattibilità tecnica ed economica (solo se il progetto prevede interventi di ristrutturazione o adeguamento). Tale documentazione dovrà essere caricata dal soggetto responsabile all’interno della piattaforma.
Sì, è possibile prevedere l’adeguamento di spazi, beni immobili e strutture temporanee preesistenti, purché gli interventi di ristrutturazione non superino il 30% del contributo richiesto.
Rientrano in questa categoria tutti i costi necessari per il ripristino e la messa a norma degli immobili, la realizzazione di impianti (elettrici, idraulici, di condizionamento, etc.), il cablaggio e l’allaccio delle utenze, la realizzazione di costruzioni amovibili (con macchinari o impianti ancorati a terra), la manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauro/risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia, i costi di progettazione e direzione lavori, gli oneri di sicurezza, la manodopera necessaria per la realizzazione e/o il completamento di tali interventi.
Al momento della presentazione della proposta di progetto, il soggetto responsabile dovrà allegare uno studio di fattibilità tecnica ed economica, redatto e firmato da un tecnico professionista, che definisca in modo accurato tutti i costi legati agli interventi di ristrutturazione e adeguamento previsti sul bene oggetto di intervento.
Sì, le proposte devono prevedere una durata complessiva del progetto non inferiore ai 24 mesi.
Sì, la quota di contributo che potrà essere richiesto per la realizzazione del progetto non potrà essere inferiore a €100.000 e non potrà essere superiore a €250.000.
La percentuale minima di cofinanziamento dovrà essere pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto.
La quota di cofinanziamento potrà essere apportata da uno o più soggetti della partnership e dovrà essere coperta da spese effettivamente sostenute per la realizzazione dell’intervento. Concorrono alla copertura della quota di cofinanziamento, ad esempio, anche le risorse umane contrattualizzate, retribuite e impiegate nel progetto.
Le risorse in natura, quali la messa a disposizione di un immobile o l’impegno di risorse volontarie, non possono rientrare fra i costi complessivi del progetto e pertanto non contribuiscono ad alimentare la quota del 20% di cofinanziamento.
Il vademecum sulle disposizioni per la rendicontazione finanziaria è consultabile sul sito della Fondazione CON IL SUD, nella sezione Faq, o tramite il seguente link https://www.fondazioneconilsud.it/wp-content/uploads/2020/03/Disposizioni-per-la-rendicontazione-finanziaria-23.03.2020.pdf
Le figure di responsabilità devono possedere esperienze e competenze adeguate al ruolo ricoperto. Con specifico riferimento al referente della comunicazione, è opportuno che sia un giornalista iscritto all’albo e/o possieda comprovate esperienze nella gestione dei social media.
Sì, è possibile qualora una risorsa abbia comprovate competenze per ricoprire diversi ruoli all’interno della stessa proposta. Sarà comunque necessario caricare il suo CV nell’apposita sezione della piattaforma in corrispondenza di ogni ruolo che ricoprirà.
Per partecipare al Bando, sia in qualità di soggetto responsabile che come partner, è necessario iscriversi on line sulla piattaforma Chàiros e successivamente compilare e confermare la propria scheda anagrafica. Sarà cura e responsabilità del soggetto responsabile compilare in tutte le sue parti la proposta progettuale, mentre a ciascun partner è richiesto, dopo l’adesione al progetto, la compilazione della propria scheda di partenariato.
Le proposte presentate in risposta al bando devono essere esecutive, sviluppando il progetto in ogni sua componente e prevedendo un dettaglio operativo degli interventi.
L’invio delle proposte progettuali esecutive, complete di tutti gli allegati richiesti, tramite la piattaforma Chàiros (https://www.chairos.it), dovrà avvenire entro le ore 13:00 del 13 dicembre 2021. In caso di difficoltà nella fase di invio, si consiglia di contattare gli uffici della Fondazione, telefonicamente allo 06/6879721 (interno 1) o tramite email all’indirizzo iniziative@fondazioneconilsud.it, entro, e non oltre, l’ora di scadenza prevista.
Dopo aver inserito una nuova proposta progettuale, attraverso il pulsante “Compila progetto”, sarà possibile accedere alle diverse sezioni da compilare ai fini dell’invio di una proposta: Dati progetto, Formulario, Documenti (di anagrafica e di progetto), Partner, Localizzazioni, Finalità e Risultati, Attività e costi e Dati di finanziamento. Ai fini dell’invio del progetto è necessario inserire tutte le informazioni richieste all'interno delle diverse sezioni. Se la sezione Dati di finanziamento non dovesse essere visualizzata a schermo, si suggerisce di ridurre lo zoom della pagina (ctrl -).
Per semplificare l’intera procedura sono stati predisposti un “Manuale di registrazione” e una “Guida alla compilazione” – disponibili in formato pdf al seguente link – che passo dopo passo guidano l’utente, dapprima, nella fase di compilazione dell’anagrafica della propria organizzazione e, successivamente, in quella di compilazione e di invio della proposta progettuale.
Per il recupero dello username è necessario contattare gli uffici della Fondazione telefonicamente, negli orari di assistenza previsti, allo 06/6879721 e digitando l’interno 1 – Attività Istituzionali. In nessun caso è consigliabile procedere con una nuova registrazione.
Nella pagina di login è presente l’apposito pulsante “Hai dimenticato la tua password? Clicca qui per recuperarla” che consente di reimpostare la password attraverso l’e-mail generata dal sistema e inviata direttamente all’indirizzo elettronico utilizzato in fase di registrazione (username).
Il partenariato deve coinvolgere almeno tre soggetti: il capofila (denominato “soggetto responsabile”), un’organizzazione del terzo settore – avente una delle forme indicate al punto 2.1.2 del Bando – e un terzo soggetto (appartenente al mondo economico, pubblico o non profit).
Come indicato nei punti 2.1.2 e 2.1.3 del Bando, il capofila deve essere un’organizzazione senza scopo di lucro composta in prevalenza da persone fisiche e/o enti del terzo settore (nelle forme previste al punto 2.1.2 del Bando), avente una delle seguenti forme giuridiche: associazione (riconosciuta o non), cooperativa sociale o consorzio di cooperative sociali, ente ecclesiastico, fondazione (non di origine bancaria) e impresa sociale. Il capofila, inoltre, deve essere costituito da almeno due anni dalla data di pubblicazione del Bando- dunque dal 16/06/2019 e sempre dal 16/06/2019 deve avere una delle forme giuridiche previste al punto 2.1.2. Inoltre deve avere la sede legale e/o operativa nella regione in cui è localizzato l’intervento, nell’ambito di una delle regioni meridionali in cui opera la Fondazione (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia).
No, ai fini dell’ammissibilità non è richiesto che il soggetto responsabile abbia assunto la qualifica di ente di terzo settore secondo le disposizioni contenute nel “Codice del Terzo settore” (D.lgs. 117/2017).
Sì, tutti i requisiti previsti devono essere posseduti dal soggetto responsabile alla data di pubblicazione del Bando (16 giugno 2021).
No, non è obbligatoria. Tuttavia, sarà valutato positivamente il coinvolgimento, tramite la formale adesione al partenariato in piattaforma Chàiros, delle amministrazioni pubbliche che rivestono un ruolo centrale nei processi di pianificazione e attuazione delle strategie di contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo. La descrizione del ruolo istituzionale e la spiegazione del tipo di supporto che l’ente garantirà al progetto vanno riportate, in ogni caso, nella scheda partner e nel formulario, nelle sezioni dedicate.
No, non è obbligatoria. Tuttavia, sarà valutato positivamente il coinvolgimento, tramite la formale adesione al partenariato in piattaforma Chàiros, delle aziende locali che si intende coinvolgere nelle azioni di contrasto dell’intermediazione illegale e dello sfruttamento di lavoratori stranieri, favorendo la promozione del lavoro regolare. La descrizione del ruolo e la spiegazione del tipo di supporto che l’ente garantirà al progetto vanno riportate, in ogni caso, nella scheda partner e nel formulario, nelle sezioni dedicate.
Tutte le organizzazioni che concorrono con il loro supporto alla realizzazione delle attività di progetto, pur non gestendo obbligatoriamente quote di budget, per poter essere considerate partner di progetto, devono iscriversi sulla piattaforma Chàiros. Per aderire al partenariato, il partner, dopo essersi iscritto sulla piattaforma e aver compilato e confermato la propria scheda anagrafica, dovrà inviare al soggetto responsabile una richiesta di adesione al progetto tramite l’apposita funzione “Aderisci a un partenariato”. Per inviare la richiesta, è necessario inserire il codice identificativo del progetto (es. 2021-IMM-00001) che il capofila dovrà preventivamente comunicare ai potenziali partner.
Le spese di progetto possono essere sostenute e distribuite esclusivamente tra tutte le organizzazioni partner, compresi gli enti pubblici, formalmente aderenti al progetto tramite la piattaforma Chàiros. Si ricorda che agli enti del terzo settore nel loro complesso deve essere assegnata una quota di contributo non inferiore al 65%.
Sì, non è previsto un limite di partecipazione come partner, salvo valutare, nel caso specifico, la fattibilità e il concreto apporto, da parte dell’ente, di competenze e professionalità adeguate alla realizzazione di ogni singolo intervento.
No, non è possibile candidarsi come soggetto responsabile se si ricopre lo stesso ruolo in un altro progetto finanziato dalla Fondazione ancora in corso.
Sì, è possibile in quanto Fondazione Con il Sud e Con i Bambini sono enti erogatori diversi.
No, ogni soggetto responsabile può presentare una sola proposta di progetto a valere sul Bando per il contrasto dello sfruttamento dei lavoratori stranieri. Nel caso di presentazione di più proposte da parte di uno stesso soggetto responsabile, queste verranno tutte considerate inammissibili. Ai fini dell’univoca determinazione del soggetto responsabile ciò che rileva è il codice fiscale e/o la partita IVA.
Sì, un soggetto che ricopre il ruolo di partner in un progetto in corso finanziato dalla Fondazione può partecipare al bando in qualità di soggetto responsabile o di partner.
Sì, il soggetto responsabile deve avere sede legale e/o operativa nelle regioni di intervento della Fondazione CON IL SUD. In particolare, ai fini dell’ammissibilità, il soggetto responsabile deve avere sede legale e/o e operativa nella regione in cui la proposta di progetto interviene.
In caso di sede operativa, questa dovrà essere opportunamente documentata attraverso apposita documentazione ufficiale come ad esempio Visura Camerale da parte della CCIAA, Interrogazione Dati Anagrafici o Cassetto fiscale dell’Agenzia dell’Entrate, contratti di affitto e utenze. Anche la presenza documentata (es. busta paga, contratto, lettera di incarico) di personale retribuito sul territorio potrà essere considerata valida per comprovare l’esistenza di una sede operativa.
No, ai fini dell’ammissibilità della proposta non è necessario che anche gli altri soggetti delle partnership abbiano sede legale e/o operativa regioni del Sud. È comunque opportuno che i partner siano radicati nel territorio di intervento.
L’intervento in più aree della stessa regione, o anche di regioni diverse, è ammissibile. Le proposte dovranno motivare la scelta di agire su territori differenti mettendo in evidenza il valore aggiunto determinato da un intervento multiprovinciale o multiregionale. In fase di valutazione della proposta sarà comunque valutata l’effettiva capacità del progetto di generare gli impatti reali attesi nel territorio di intervento.
I documenti richiesti ai fini dell’ammissibilità al soggetto responsabile sono: Atto costitutivo, Statuto, ultimi due bilanci di esercizio, i 4 curriculum vitae delle figure di responsabilità̀ (coordinamento generale, monitoraggio tecnico, rendicontazione finanziaria e comunicazione), piano di fattibilità tecnica ed economica (solo se il progetto prevede interventi di ristrutturazione o adeguamento). Tale documentazione dovrà̀ essere caricata dal soggetto responsabile all’interno della piattaforma.
Sì, è possibile prevedere l’adeguamento di spazi, beni immobili e strutture temporanee preesistenti, purché gli interventi di ristrutturazione non superino il 30% del contributo richiesto.
Rientrano in questa categoria tutti i costi necessari per il ripristino e la messa a norma degli immobili, la realizzazione di impianti (elettrici, idraulici, di condizionamento, etc.), il cablaggio e l’allaccio delle utenze, la realizzazione di costruzioni amovibili (con macchinari o impianti ancorati a terra), la manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauro/risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia, i costi di progettazione e direzione lavori, gli oneri di sicurezza, la manodopera necessaria per la realizzazione e/o il completamento di tali interventi.
Al momento della presentazione della proposta di progetto, il soggetto responsabile dovrà allegare uno studio di fattibilità tecnica ed economica, redatto e firmato da un tecnico professionista, che definisca in modo accurato tutti i costi legati agli interventi di ristrutturazione e adeguamento previsti sul bene oggetto di intervento.
Si, le proposte devono prevedere una durata complessiva del progetto non inferiore ai 36 mesi e non superiore ai 48 mesi.
No, non è previsto un limite nel contributo minimo richiedibile alla Fondazione per la realizzazione del progetto.
La quota di contributo che potrà essere richiesto alla Fondazione per la realizzazione del progetto non potrà essere superiore a €500.000.
La percentuale minima di cofinanziamento dovrà essere pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto.
La quota di cofinanziamento potrà essere apportata da uno o più soggetti della partnership e dovrà essere coperta da spese effettivamente sostenute per la realizzazione dell’intervento. Concorrono alla copertura della quota di cofinanziamento, ad esempio, anche le risorse umane contrattualizzate, retribuite e impiegate nel progetto.
Le risorse in natura, quali la messa a disposizione di un immobile o l’impegno di risorse volontarie, non possono rientrare fra i costi complessivi del progetto e pertanto non contribuiscono ad alimentare la quota del 20% di cofinanziamento.
Il vademecum sulle disposizioni per la rendicontazione finanziaria è consultabile sul sito della Fondazione CON IL SUD, nella sezione Faq, o tramite il seguente link https://www.fondazioneconilsud.it/wp-content/uploads/2019/03/Disposizioni-per-la-rendicontazione.pdf
Le figure di responsabilità devono possedere esperienze e competenze adeguate al ruolo ricoperto. Con specifico riferimento al referente della comunicazione, è opportuno che sia un giornalista iscritto all’albo e/o possieda comprovate esperienze nella gestione dei social media.
Sì, è possibile qualora una risorsa abbia comprovate competenze per ricoprire diversi ruoli all’interno della stessa proposta. Sarà comunque necessario caricare il suo CV nell’apposita sezione della piattaforma in corrispondenza di ogni ruolo che ricoprirà.
Per partecipare al Bando, sia in qualità di soggetto responsabile che come partner, è necessario iscriversi on line sulla piattaforma Chàiros e successivamente compilare e confermare la propria scheda anagrafica. Sarà cura e responsabilità del soggetto responsabile compilare in tutte le sue parti la proposta progettuale, mentre a ciascun partner è richiesto, dopo l’adesione al progetto, la compilazione della propria scheda di partenariato.
La prima fase del Bando prevede l’invio delle proposte progettuali esecutive, complete di tutti gli allegati richiesti, tramite la piattaforma Chàiros (https://www.chairos.it), entro le ore 13:00 del 17 settembre 2021. In caso di difficoltà nella fase di invio, si consiglia di contattare gli uffici della Fondazione, telefonicamente allo 06/6879721 (interno 1) o tramite email all’indirizzo iniziative@fondazioneconilsud.it, entro, e non oltre, l’ora di scadenza prevista.
La seconda fase consiste in un percorso di condivisione con gli Uffici volto a chiarire, ed eventualmente ridefinire, le criticità rilevate in fase di valutazione. Potranno prendervi parte solamente i progetti esecutivi e completi che saranno stati selezionati al termine della prima fase.
La seconda fase avrà una durata massima di tre mesi; tempistiche e modalità operative saranno definite e comunicate dagli Uffici esclusivamente ai progetti selezionati.
Dopo aver inserito una nuova proposta progettuale, attraverso il pulsante “Compila progetto”, sarà possibile accedere alle diverse sezioni da compilare ai fini dell’invio di una proposta: Dati progetto, Formulario, Documenti (di anagrafica e di progetto), Partner, Localizzazioni, Finalità e Risultati, Attività e costi e Dati di finanziamento.
Ai fini dell’invio del progetto è necessario inserire tutte le informazioni richieste all'interno delle diverse sezioni. Se la sezione Dati di finanziamento non dovesse essere visualizzata a schermo, si suggerisce di ridurre lo zoom della pagina (ctrl -).
Per semplificare l’intera procedura sono stati predisposti un “Manuale di registrazione” e una “Guida alla compilazione” – disponibili in formato pdf al seguente link – che passo dopo passo guidano l’utente, dapprima, nella fase di compilazione dell’anagrafica della propria organizzazione e, successivamente, in quella di compilazione e di invio della proposta progettuale.
Per il recupero dello username è necessario contattare gli uffici della Fondazione telefonicamente, negli orari di assistenza previsti, allo 06/6879721 e digitando l’interno 1 – Attività Istituzionali. In nessun caso è consigliabile procedere con una nuova registrazione.
Nella pagina di login è presente l’apposito pulsante “Hai dimenticato la tua password? Clicca qui per recuperarla” che consente di reimpostare la password attraverso l’e-mail generata dal sistema e inviata direttamente all’indirizzo elettronico utilizzato in fase di registrazione (username).
Sì, è possibile prevedere l’adeguamento di spazi, beni immobili e strutture temporanee preesistenti, purché gli interventi di ristrutturazione non superino il 30% del contributo richiesto.
Rientrano in questa categoria tutti i costi necessari per il ripristino e la messa a norma degli immobili, la realizzazione di impianti (elettrici, idraulici, di condizionamento, etc.), il cablaggio e l’allaccio delle utenze, la realizzazione di costruzioni amovibili (con macchinari o impianti ancorati a terra), la manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauro/risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia, i costi di progettazione e direzione lavori, gli oneri di sicurezza, la manodopera necessaria per la realizzazione e/o il completamento di tali interventi.
Al momento della presentazione della proposta di progetto, il soggetto responsabile dovrà allegare uno studio di fattibilità tecnica ed economica, redatto e firmato da un tecnico professionista, che definisca in modo accurato tutti i costi legati agli interventi di ristrutturazione e adeguamento previsti sul bene oggetto di intervento.
I documenti richiesti ai fini dell’ammissibilità al soggetto responsabile sono: Atto costitutivo, Statuto, ultimi due bilanci di esercizio, i 4 curriculum vitae delle figure di responsabilità̀ (coordinamento generale, monitoraggio tecnico, rendicontazione finanziaria e comunicazione), piano di fattibilità tecnica ed economica (solo se il progetto prevede interventi di ristrutturazione o adeguamento). Tale documentazione dovrà̀ essere caricata dal soggetto responsabile all’interno della piattaforma.
Come indicato nei punti 2.1.2 e 2.1.3 del Bando, il capofila deve essere un’organizzazione senza scopo di lucro composta in prevalenza da persone fisiche e/o enti del terzo settore (nelle forme previste al punto 2.1.2 del Bando), avente una delle seguenti forme giuridiche: associazione (riconosciuta o non), cooperativa sociale o consorzio di cooperative sociali, ente ecclesiastico, fondazione (non di origine bancaria) e impresa sociale. Il capofila, inoltre, deve essere costituito da almeno due anni dalla data di pubblicazione del Bando- dunque dal 16/06/2019 e sempre dal 16/06/2019 deve avere una delle forme giuridiche previste al punto 2.1.2. Inoltre deve avere la sede legale e/o operativa nella regione in cui è localizzato l’intervento, nell’ambito di una delle regioni meridionali in cui opera la Fondazione (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia).
L’intervento in più aree della stessa regione, o anche di regioni diverse, è ammissibile. Le proposte dovranno motivare la scelta di agire su territori differenti mettendo in evidenza il valore aggiunto determinato da un intervento multiprovinciale o multiregionale. In fase di valutazione della proposta sarà comunque valutata l’effettiva capacità del progetto di generare gli impatti reali attesi nel territorio di intervento.
No, ai fini dell’ammissibilità della proposta non è necessario che anche gli altri soggetti delle partnership abbiano sede legale e/o operativa regioni del Sud. È comunque opportuno che i partner siano radicati nel territorio di intervento.
In caso di sede operativa, questa dovrà essere opportunamente documentata attraverso apposita documentazione ufficiale come ad esempio Visura Camerale da parte della CCIAA, Interrogazione Dati Anagrafici o Cassetto fiscale dell’Agenzia dell’Entrate, contratti di affitto e utenze. Anche la presenza documentata (es. busta paga, contratto, lettera di incarico) di personale retribuito sul territorio potrà essere considerata valida per comprovare l’esistenza di una sede operativa.
Sì, il soggetto responsabile deve avere sede legale e/o operativa nelle regioni di intervento della Fondazione CON IL SUD. In particolare, ai fini dell’ammissibilità, il soggetto responsabile deve avere sede legale e/o e operativa nella regione in cui la proposta di progetto interviene.
No, ogni soggetto responsabile può presentare una sola proposta di progetto a valere sul Bando per il contrasto dello sfruttamento dei lavoratori stranieri. Nel caso di presentazione di più proposte da parte di uno stesso soggetto responsabile, queste verranno tutte considerate inammissibili. Ai fini dell’univoca determinazione del soggetto responsabile ciò che rileva è il codice fiscale e/o la partita IVA.
Sì, un soggetto che ricopre il ruolo di partner in un progetto in corso finanziato dalla Fondazione può partecipare al bando in qualità di soggetto responsabile o di partner.
Sì, è possibile in quanto Fondazione Con il Sud e Con i Bambini sono enti erogatori diversi.
No, non è possibile candidarsi come soggetto responsabile se si ricopre lo stesso ruolo in un altro progetto finanziato dalla Fondazione ancora in corso.
Sì, non è previsto un limite di partecipazione come partner, salvo valutare, nel caso specifico, la fattibilità e il concreto apporto, da parte dell’ente, di competenze e professionalità adeguate alla realizzazione di ogni singolo intervento.
Le spese di progetto possono essere sostenute e distribuite esclusivamente tra tutte le organizzazioni partner, compresi gli enti pubblici, formalmente aderenti al progetto tramite la piattaforma Chàiros. Si ricorda che agli enti del terzo settore nel loro complesso deve essere assegnata una quota di contributo non inferiore al 65%.
Tutte le organizzazioni che concorrono con il loro supporto alla realizzazione delle attività di progetto, pur non gestendo obbligatoriamente quote di budget, per poter essere considerate partner di progetto, devono iscriversi sulla piattaforma Chàiros. Per aderire al partenariato, il partner, dopo essersi iscritto sulla piattaforma e aver compilato e confermato la propria scheda anagrafica, dovrà inviare al soggetto responsabile una richiesta di adesione al progetto tramite l’apposita funzione “Aderisci a un partenariato”. Per inviare la richiesta, è necessario inserire il codice identificativo del progetto (es. 2021-IMM-00001) che il capofila dovrà preventivamente comunicare ai potenziali partner.
No, non è obbligatoria. Tuttavia, sarà valutato positivamente il coinvolgimento, tramite la formale adesione al partenariato in piattaforma Chàiros, delle aziende locali che si intende coinvolgere nelle azioni di contrasto dell’intermediazione illegale e dello sfruttamento di lavoratori stranieri, favorendo la promozione del lavoro regolare. La descrizione del ruolo e la spiegazione del tipo di supporto che l’ente garantirà al progetto vanno riportate, in ogni caso, nella scheda partner e nel formulario, nelle sezioni dedicate.
No, non è obbligatoria. Tuttavia, sarà valutato positivamente il coinvolgimento, tramite la formale adesione al partenariato in piattaforma Chàiros, delle amministrazioni pubbliche che rivestono un ruolo centrale nei processi di pianificazione e attuazione delle strategie di contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo. La descrizione del ruolo istituzionale e la spiegazione del tipo di supporto che l’ente garantirà al progetto vanno riportate, in ogni caso, nella scheda partner e nel formulario, nelle sezioni dedicate.
Sì, tutti i requisiti previsti devono essere posseduti dal soggetto responsabile alla data di pubblicazione del Bando (16 giugno 2021).
No, ai fini dell’ammissibilità non è richiesto che il soggetto responsabile abbia assunto la qualifica di ente di terzo settore secondo le disposizioni contenute nel “Codice del Terzo settore” (D.lgs. 117/2017).
Il partenariato deve coinvolgere almeno tre soggetti: il capofila (denominato “soggetto responsabile”), un’organizzazione del terzo settore – avente una delle forme indicate al punto 2.1.2 del Bando – e un terzo soggetto (appartenente al mondo economico, pubblico o non profit).
La partnership deve coinvolgere, oltre al soggetto responsabile, almeno altri due soggetti di cui uno del terzo settore.
No, l’associazione può partecipare come partner strategico, cioè essere partner del centro antiviolenza del sud che presenta la proposta.
È l’ente a cui è stata assegnata la gestione dei centri antiviolenza sulla base dei requisiti previsti da ciascuna regione. Sarebbe auspicabile che l’ente, che partecipa al Bando, fosse anche tra quelli riconosciuti dalle regioni e segnalati al Dipartimento per le Pari Opportunità.
Nel caso in cui il ruolo sia ricoperto da più enti in forma aggregata, solo uno di questi potrà essere soggetto responsabile della proposta, mentre gli altri potranno partecipare in qualità di partner.
No, non è possibile candidarsi come soggetto responsabile se si ricopre lo stesso ruolo in un altro progetto finanziato dalla Fondazione ancora in corso.
Sì, è possibile. Si tratta di due enti erogatori diversi.
Sì, un soggetto che ricopre il ruolo di partner in un progetto in corso finanziato dalla Fondazione può partecipare al bando in qualità di soggetto responsabile o di partner.
Sì, il soggetto responsabile deve avere sede legale e/o operativa nelle regioni di intervento della Fondazione CON IL SUD. In particolare, ai fini dell’ammissibilità, il soggetto responsabile deve avere sede legale e/o e operativa nella regione in cui la proposta di progetto interviene.
Sì, tutti i requisiti previsti devono essere posseduti dal soggetto responsabile alla data di pubblicazione del Bando (9 giugno 2021).
L’interregionalità non è un criterio di inammissibilità delle proposte. In caso di interventi interregionali sarebbe auspicabile il coinvolgimento dei centri antiviolenza locali in qualità di partner. Le proposte dovranno dimostrare qual è il trait d'union che spinge l’intervento nei diversi territori, mettendo in evidenza il valore aggiunto dell’intervento in più regioni.
Tutti i soggetti che aderiscono alla proposta devono procedere unicamente alla registrazione online sulla piattaforma www.chairos.it, (allegando documento del proprio rappresentante legale) e compilare la propria scheda di partenariato. Non è obbligatorio presentare ulteriore documentazione.
No, non sono ammissibili le Proposte di Progetto finalizzate all’acquisto o alla costruzione di infrastrutture fisiche immobiliari. Possono essere ammesse, nei limiti previsti dall’Iniziativa, soltanto le spese destinate alla ristrutturazione e/o all’adeguamento di un bene immobile già esistente.
La prima fase del Bando prevede l’invio delle proposte progettuali, complete di tutti gli allegati richiesti, tramite la piattaforma Chàiros (https://www.chairos.it), entro le ore 13:00 del 9 settembre 2021. In caso di difficoltà nella fase di invio, si consiglia di contattare gli uffici della Fondazione, telefonicamente allo 06/6879721 (interno 1) o tramite email all’indirizzo iniziative@fondazioneconilsud.it, entro, e non oltre, l’ora di scadenza prevista.
Il percorso di progettazione definitiva avrà una durata massima di due mesi a partire dall’invio della comunicazione di ammissione da parte degli uffici.
Il soggetto responsabile deve inserire nella piattaforma Chairos: l’atto costitutivo, lo statuto, gli ultimi due Bilanci d’esercizio (o Rendiconti Finanziari) approvati, i curriculum vitae (massimo 3 pagine ciascuno, pena l’esclusione del curriculum dalla valutazione) delle quattro figure chiave coinvolte nella gestione e nello svolgimento del progetto (il responsabile del progetto, del monitoraggio tecnico, della rendicontazione finanziaria e della comunicazione) e la carta dei servizi. Non è necessario allegare la scheda di conferma iscrizione on-line. Infine, laddove siano presenti spese di ristrutturazione e/o adeguamento, si chiede di inviare anche lo studio di fattibilità tecnica ed economica, redatto e firmato da un tecnico professionista, che definisca in modo accurato tutti i costi legati agli eventuali interventi di ristrutturazione, e/o adeguamento proposti sul bene oggetto di intervento.
Le figure di responsabilità devono possedere esperienze e competenze adeguate al ruolo ricoperto. Con specifico riferimento al referente della comunicazione, è opportuno che sia un giornalista iscritto all’albo e/o possieda comprovate esperienze nella gestione dei social media.
La carta dei servizi è un documento, da redigere in formato libero e caricare come allegato in piattaforma, in cui il soggetto responsabile deve sintetizzare e raccogliere tutte le informazioni relative alle attività che si prevede di svolgere e ai servizi che si intende erogare a favore dell’utenza individuata, chiarendo le relative modalità di erogazione e accesso.
Le spese di progetto possono essere sostenute e distribuite tra tutte le organizzazioni, compresi gli enti pubblici, formalmente aderenti al progetto tramite la piattaforma Chàiros. Si ricorda che agli enti del terzo settore nel loro complesso deve essere assegnata una quota di contributo non inferiore al 65%.
Sì, sono considerate ammissibili le proposte le cui spese previste per l’adeguamento e/o la ristrutturazione e/o l’allestimento di strutture immobili già esistenti, comprensive di arredi e attrezzature, NON superino il 30% del contributo richiesto.
Rientrano nella macrovoce “Spese di ristrutturazione” tutti i costi necessari per la messa a norma, la realizzazione di impianti (elettrici, idraulici, di condizionamento, ecc…), la manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauro/risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia, i costi di manodopera necessari per la realizzazione e/o il completamento di tali interventi, i costi collegati all’allestimento (spese di arredamento).
No, le spese di allestimento (arredamento, mobili…) non vanno ricomprese nel calcolo di questa percentuale massima.
Il contributo finanziario che potrà essere richiesto alla Fondazione per la realizzazione del progetto non potrà essere superiore a 300.000 euro.
La percentuale minima di cofinanziamento dovrà essere pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto.
La quota di cofinanziamento (monetario) potrà essere apportata da uno o più soggetti della partnership.
Le proposte di progetto devono prevedere una durata complessiva non inferiore a 36 mesi e non superiore a 48 mesi.
Il vademecum sulle disposizioni per la rendicontazione finanziaria è consultabile sul sito della Fondazione CON IL SUD, nella sezione Faq, o tramite il seguente link https://www.fondazioneconilsud.it/wp-content/uploads/2020/03/Disposizioni-per-la-rendicontazione-finanziaria-23.03.2020.pdf.
Per partecipare al Bando, sia in qualità di soggetto responsabile che come partner, è necessario iscriversi on line sulla piattaforma Chàiros e successivamente compilare e confermare la propria scheda anagrafica. Sarà cura e responsabilità del soggetto responsabile compilare in tutte le sue parti la proposta progettuale, mentre a ciascun partner è richiesto, dopo l’adesione al progetto, la compilazione della propria scheda di partenariato.
Dopo aver inserito una nuova proposta progettuale, attraverso il pulsante “Compila progetto”, sarà possibile accedere alle diverse sezioni che dovranno essere necessariamente compilate ai fini dell’invio di una proposta: Dati progetto, Formulario, Documenti (di anagrafica e di progetto), Partner, Localizzazioni, Finalità e Risultati, Attività e costi e Dati di finanziamento. Ai fini dell’invio del progetto sarà necessario inserire tutte le informazioni richieste all'interno delle diverse sezioni. Se la sezione Dati di finanziamento non dovesse essere visualizzata a schermo, si suggerisce di ridurre lo zoom della pagina (ctrl -).
Per semplificare l’intera procedura sono stati predisposti un “Manuale di registrazione” e una “Guida alla compilazione” – disponibili in formato pdf al seguente link – che passo dopo passo guidano l’utente, dapprima, nella fase di compilazione dell’anagrafica della propria organizzazione e, successivamente, in quella di compilazione e di invio della proposta progettuale.
Per il recupero dello username è necessario contattare gli uffici della Fondazione telefonicamente, negli orari di assistenza previsti, allo 06/6879721 e digitando l’interno 1 – Attività Istituzionali. In nessun caso è consigliabile procedere con una nuova registrazione.
Nella pagina di login è presente l’apposito pulsante “Hai dimenticato la tua password? Clicca qui per recuperarla” che consente di reimpostare la password attraverso l’e-mail generata dal sistema e inviata direttamente all’indirizzo elettronico utilizzato in fase di registrazione (username).
Il partenariato deve coinvolgere almeno tre soggetti: il capofila (denominato “soggetto responsabile”), un’organizzazione del terzo settore – avente una delle forme indicate al punto 2.1.2 del Bando – e un terzo soggetto (appartenente al mondo economico, pubblico o non profit).
Come indicato nei punti 2.1.2 e 2.1.3 del Bando, il capofila deve essere un’organizzazione senza scopo di lucro composta in prevalenza da persone fisiche e/o enti del terzo settore (nelle forme previste al punto 2.1.2 del Bando), avente una delle seguenti forme giuridiche: associazione (riconosciuta o non), cooperativa sociale o consorzio di cooperative sociali, ente ecclesiastico, fondazione (non di origine bancaria) e impresa sociale. Il capofila, inoltre, deve essere costituito da almeno due anni dalla data di pubblicazione del Bando- dunque dal 10/03/2019 - e avere la sede legale e/o operativa nella regione in cui è localizzato l’intervento, nell’ambito di una delle regioni meridionali in cui opera la Fondazione (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia).
No, ai fini dell’ammissibilità non è richiesto che il soggetto responsabile abbia assunto la qualifica di ente di terzo settore secondo le disposizioni contenute nel “Codice del Terzo settore” (D.lgs. 117/2017).
Sì, tutti i requisiti previsti devono essere posseduti dal soggetto responsabile alla data di pubblicazione del Bando (10 marzo 2021).
No, non è obbligatoria. Tuttavia, sarà valutato positivamente il coinvolgimento, tramite la formale adesione al partenariato in piattaforma Chàiros, delle amministrazioni pubbliche, che abbiano un ruolo centrale nei processi di pianificazione delle strategie di mobilità e nello sviluppo di condizioni e strumenti idonei alla loro attuazione. La descrizione del ruolo istituzionale e di supporto al progetto va inserita in ogni caso nella scheda partner e nel formulario, nelle sezioni dedicate.
Tutte le organizzazioni che concorrono con il loro supporto alla realizzazione delle attività di progetto, pur non gestendo obbligatoriamente quote di budget, per poter essere considerate partner di progetto, devono iscriversi sulla piattaforma Chàiros. Per aderire al partenariato, il partner, dopo essersi iscritto sulla piattaforma Chàiros ed aver compilato e confermato la propria scheda anagrafica, dovrà inviare al soggetto responsabile una richiesta di adesione al progetto tramite l’apposita funzione “Aderisci a un partenariato”. Per inviare la richiesta, è necessario inserire il codice identificativo del progetto (es. 2021-AMB-00001) che il capofila dovrà preventivamente comunicare ai potenziali partner.
Le spese di progetto possono essere sostenute e distribuite tra tutte le organizzazioni, compresi gli enti pubblici, formalmente aderenti al progetto tramite la piattaforma Chàiros. Si ricorda che agli enti del terzo settore nel loro complesso deve essere assegnata una quota di contributo non inferiore al 65%.
Sì, non è previsto un limite di partecipazione come partner, salvo valutare, nel caso specifico, la fattibilità e il concreto apporto, da parte dell’ente, di competenze e professionalità adeguate alla realizzazione di ogni singolo intervento.
- Per area interna si intende un comune di piccole dimensioni con limitata accessibilità ai servizi essenziali e distante dal centro di offerta dei servizi fondamentali (circa 20 minuti).
- Per area urbana si intende un insediamento abitativo densamente popolato e caratterizzato dalla presenza di una o più città e da un’offerta di servizi ampia.
- Per area peri-urbana, infine, si intendono gli insediamenti abitativi presenti a ridosso dell'area urbana, caratterizzati da una densità abitativa più alta di un'area rurale.
No, non è possibile candidarsi come soggetto responsabile se si ricopre lo stesso ruolo in un altro progetto finanziato dalla Fondazione ancora in corso.
Sì, è possibile in quanto Fondazione Con il Sud e Con i Bambini sono enti erogatori diversi.
Sì, un soggetto che ricopre il ruolo di partner in un progetto in corso finanziato dalla Fondazione può partecipare al bando in qualità di soggetto responsabile o di partner.
No, ogni soggetto responsabile può presentare una sola proposta di progetto a valere sul Bando per la mobilità sostenibile al Sud. Nel caso di presentazione di più proposte da parte di uno stesso soggetto responsabile, queste verranno tutte considerate inammissibili. Ai fini dell’univoca determinazione del soggetto responsabile ciò che rileva è il codice fiscale e/o la partita IVA.
Sì, il soggetto responsabile deve avere sede legale e/o operativa nelle regioni di intervento della Fondazione CON IL SUD. In particolare, ai fini dell’ammissibilità, il soggetto responsabile deve avere sede legale e/o e operativa nella regione in cui la proposta di progetto interviene.
In caso di sede operativa, questa dovrà essere opportunamente documentata attraverso apposita documentazione ufficiale come ad esempio Visura Camerale da parte della CCIAA, Interrogazione Dati Anagrafici o Cassetto fiscale dell’Agenzia dell’Entrate, contratti di affitto e utenze. Anche la presenza documentata (es. busta paga, contratto, lettera di incarico) di personale retribuito sul territorio potrà essere considerata valida per comprovare l’esistenza di una sede operativa.
No, ai fini dell’ammissibilità della proposta non è necessario che anche gli altri soggetti delle partnership abbiano sede legale e/o operativa regioni del Sud. È comunque opportuno che i partner siano radicati nel territorio di intervento.
L’intervento in più aree della stessa regione o anche di regioni diverse, è ammissibile. Tuttavia, laddove si decida di intervenire in un’area estesa, dunque in più comuni, nel formulario dovrà essere selezionata la macro-area prevalente (interna o urbana/peri-urbana). In fase di valutazione della proposta sarà comunque valutata l’effettiva capacità del progetto di generare gli impatti reali attesi nell’ampio territorio di intervento.
I documenti richiesti ai fini dell’ammissibilità al soggetto responsabile sono: Atto costitutivo, Statuto, ultimi due bilanci di esercizio, i 4 curriculum vitae delle figure di responsabilità (coordinamento generale, monitoraggio tecnico, rendicontazione finanziaria e comunicazione), piano di fattibilità tecnica ed economica (solo se il progetto prevede interventi di ristrutturazione o adeguamento), piano di sostenibilità (incluso all’interno del formulario). Tale documentazione dovrà essere caricata dal soggetto responsabile all’interno della piattaforma.
Il “Piano di sostenibilità” deve essere compilato da ogni soggetto responsabile che presenta una proposta di progetto a valere sul Bando in quanto riferito ai servizi che si intendono attivare e/o potenziare e, in particolare, a come si prevede di garantire la continuità dei servizi offerti anche dopo la conclusione del progetto.
Sì, è possibile prevedere l’adeguamento di spazi, beni immobili e strutture temporanee preesistenti, purché gli interventi di ristrutturazione non superino il 30% del contributo richiesto.
Rientrano in questa categoria tutti i costi necessari per il ripristino e la messa a norma degli immobili, la realizzazione di impianti (elettrici, idraulici, di condizionamento, etc.), il cablaggio e l’allaccio delle utenze, la realizzazione di costruzioni amovibili (con macchinari o impianti ancorati a terra), la manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauro/risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia, i costi di progettazione e direzione lavori, gli oneri di sicurezza, la manodopera necessaria per la realizzazione e/o il completamento di tali interventi.
Al momento della presentazione della proposta di progetto, il soggetto responsabile dovrà allegare uno studio di fattibilità tecnica ed economica, redatto e firmato da un tecnico professionista, che definisca in modo accurato tutti i costi legati agli interventi di ristrutturazione e adeguamento previsti sul bene oggetto di intervento.
Il contributo finanziario che potrà essere richiesto alla Fondazione per la realizzazione del progetto non potrà essere superiore a €500.000.
No, non è previsto un limite nel contributo minimo richiedibile alla Fondazione per la realizzazione del progetto.
La percentuale minima di cofinanziamento dovrà essere pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto.
La quota di cofinanziamento potrà essere apportata da uno o più soggetti della partnership e dovrà essere coperta da spese effettivamente sostenute per la realizzazione dell’intervento. Concorrono alla copertura della quota di cofinanziamento, per esempio, anche le risorse umane contrattualizzate, retribuite e impiegate nel progetto.
Il vademecum sulle disposizioni per la rendicontazione finanziaria è consultabile sul sito della Fondazione CON IL SUD, nella sezione Faq, o tramite il seguente link https://www.fondazioneconilsud.it/wp-content/uploads/2020/03/Disposizioni-per-la-rendicontazione-finanziaria-23.03.2020.pdf
Le risorse in natura, quali la messa a disposizione di un immobile o l’impegno di risorse volontarie, non possono rientrare fra i costi complessivi del progetto e pertanto non contribuiscono ad alimentare la quota del 20% di cofinanziamento.
Le figure di responsabilità devono possedere esperienze e competenze adeguate al ruolo ricoperto. Con specifico riferimento al referente della comunicazione, è opportuno che sia un giornalista iscritto all’albo e/o possieda comprovate esperienze nella gestione dei social media.
Sì, è possibile qualora una risorsa abbia comprovate competenze per ricoprire diversi ruoli all’interno della stessa proposta. Sarà comunque necessario caricare il suo CV nell’apposita sezione della piattaforma in corrispondenza di ogni ruolo che ricoprirà.
La prima fase del Bando prevede l’invio delle proposte progettuali esecutive, complete di tutti gli allegati richiesti, tramite la piattaforma Chàiros (https://www.chairos.it), entro le ore 13:00 del 19 maggio 2021. In caso di difficoltà nella fase di invio, si consiglia di contattare gli uffici della Fondazione, telefonicamente allo 06/6879721 (interno 1) o tramite email all’indirizzo iniziative@fondazioneconilsud.it, entro, e non oltre, l’ora di scadenza prevista.
Il percorso di condivisione con gli Uffici per chiarire le criticità rilevate in fase di valutazione e, eventualmente, ridefinire la progettazione definitiva avrà una durata massima di due mesi, a partire dall’invio della comunicazione di ammissione da parte degli uffici.
Per partecipare al Bando, sia in qualità di soggetto responsabile che come partner, è necessario iscriversi on line sulla piattaforma Chàiros e successivamente compilare e confermare la propria scheda anagrafica. Sarà cura e responsabilità del soggetto responsabile compilare in tutte le sue parti la proposta progettuale, mentre a ciascun partner è richiesto, dopo l’adesione al progetto, la compilazione della propria scheda di partenariato.
Dopo aver inserito una nuova proposta progettuale, attraverso il pulsante “Compila progetto”, sarà possibile accedere alle diverse sezioni che dovranno essere necessariamente compilate ai fini dell’invio di una proposta: Dati progetto, Formulario, Documenti (di anagrafica e di progetto), Partner, Localizzazioni, Finalità e Risultati, Attività e costi e Dati di finanziamento. Ai fini dell’invio del progetto sarà necessario inserire tutte le informazioni richieste all'interno delle diverse sezioni. Se la sezione Dati di finanziamento non dovesse essere visualizzata a schermo, si suggerisce di ridurre lo zoom della pagina (ctrl -).
Per semplificare l’intera procedura sono stati predisposti un “Manuale di registrazione” e una “Guida alla compilazione” – disponibili in formato pdf al seguente link – che passo dopo passo guidano l’utente, dapprima, nella fase di compilazione dell’anagrafica della propria organizzazione e, successivamente, in quella di compilazione e di invio della proposta progettuale.
Nella pagina di login è presente l’apposito pulsante “Hai dimenticato la tua password? Clicca qui per recuperarla” che consente di reimpostare la password attraverso l’e-mail generata dal sistema e inviata direttamente all’indirizzo elettronico utilizzato in fase di registrazione (username).
Per il recupero dello username è necessario contattare gli uffici della Fondazione telefonicamente, negli orari di assistenza previsti, allo 06/6879721 e digitando l’interno 1 – Attività Istituzionali. In nessun caso è consigliabile procedere con una nuova registrazione.
Scarica le FAQ del bando "Social Film Production Con il Sud" qui.
Il partenariato deve coinvolgere almeno tre soggetti: il capofila (denominato “soggetto responsabile”), un’organizzazione del terzo settore – avente una delle forme indicate al punto 2.1.2 del Bando – e un terzo soggetto (appartenente al mondo economico, pubblico o non profit). Saranno valutati positivamente partenariati composti da più di tre soggetti che apportino competenze complementari e sinergiche.
Sì, tutti i requisiti previsti per il soggetto responsabile devono essere posseduti alla data di pubblicazione del Bando (13 maggio 2020).
Come indicato nei punti 2.1.2 e 2.1.3 del Bando, il capofila deve essere un’organizzazione senza scopo di lucro composta in prevalenza da persone fisiche e/o enti del terzo settore (nelle forme previste al punto 2.1.2 del Bando), avente una delle seguenti forme giuridiche: associazione (riconosciuta o non), cooperativa sociale o consorzio di cooperative sociali, ente ecclesiastico, fondazione (non di origine bancaria) e impresa sociale. Il capofila, inoltre, deve essere costituito da almeno due anni dalla data di pubblicazione del Bando e avere la sede legale o operativa nella provincia in cui è localizzato l’intervento, nell’ambito di una delle regioni meridionali in cui opera la Fondazione (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia).
No, ai fini dell’ammissibilità non è richiesto che il soggetto responsabile abbia assunto la qualifica di ente di terzo settore secondo le disposizioni contenute nel “Codice del Terzo settore” (D.lgs. 117/2017).
Possono ricoprire il ruolo di capofila solo le organizzazioni aventi una delle forme giuridiche elencate al punto 2.1.2 del Bando. Perciò solamente una Ssd con qualifica di impresa sociale ai sensi del D. Lgs. n. 112/2017 – e che rispetta tutti i requisiti indicati al punto 2.1.3 del Bando – può ricoprire il ruolo di soggetto responsabile.
Qualora una Asd rispetti tutti i requisiti previsti ai punti 2.1.2 e 2.1.3 del Bando può ricoprire il ruolo di capofila.
Ai fini dell’ammissibilità non è obbligatorio il coinvolgimento di un’organizzazione sportiva (es. Asd, Ssd, cooperativa sportiva). Tuttavia, la partecipazione di organizzazioni con esperienza sia nell’ambito che nel territorio di intervento viene incoraggiata e sarà valutata positivamente.
No, ogni soggetto responsabile può presentare una sola proposta di progetto a valere sul Bando Sport 2020. Nel caso di presentazione di più proposte da parte di uno stesso soggetto responsabile, queste verranno tutte considerate inammissibili. Ai fini dell’univoca determinazione del soggetto responsabile ciò che rileva è il codice fiscale e/o la partita IVA.
Ai fini dell’ammissibilità della proposta non è necessario che anche gli altri soggetti delle partnership abbiano sede legale o operativa nella provincia di intervento, o, più in generale, in una delle regioni meridionali in cui opera la Fondazione Con il Sud. È comunque opportuno, ai fini valutativi, che i partner siano radicati nel territorio di intervento.
In caso di sede operativa nella provincia di intervento, questa dovrà essere opportunamente documentata dal soggetto responsabile attraverso apposita documentazione ufficiale, come ad esempio Visura camerale da parte della CCIAA, Interrogazione dati anagrafici o Cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate, contratti di affitto e utenze. Anche la presenza documentata (es. busta paga, contratto, lettera di incarico) di personale retribuito sul territorio potrà essere considerata valida per comprovare l’esistenza di una sede operativa.
Per poter essere considerate partner di progetto tutte le organizzazioni devono iscriversi sulla piattaforma Chàiros e conoscere il codice identificativo del progetto che è stato assegnato al capofila. Per aderire al partenariato, il partner, dopo essersi iscritto sulla piattaforma Chàiros ed aver compilato e confermato la propria scheda anagrafica, dovrà inviare al soggetto responsabile una richiesta tramite l’apposita funzione del menu “Aderisci a un partenariato”. Per inviare la richiesta, è necessario inserire il codice identificativo del progetto (es. 2020-SPO-00001), che il capofila gli avrà preventivamente comunicato.
I documenti richiesti ai fini dell’ammissibilità al soggetto responsabile sono: atto costitutivo, statuto, ultimi due bilanci di esercizio approvati (2018 e 2019), 4 curriculum vitae delle figure di responsabilità̀ (coordinamento generale, monitoraggio tecnico, rendicontazione finanziaria e comunicazione), piano di fattibilità tecnica ed economica (solo se il progetto prevede interventi di ristrutturazione o adeguamento). Tale documentazione dovrà̀ essere caricata dal soggetto responsabile all’interno della piattaforma.
Sì, ogni ente deve compilare una scheda specifica (la “scheda partner”), disponibile dopo l’adesione al partenariato – secondo le modalità previste dal portale Chàiros.
No, non è possibile candidarsi come soggetto responsabile se si ricopre lo stesso ruolo in un altro progetto ancora in corso sostenuto dalla Fondazione.
Sì, non è previsto un limite di partecipazione come partner, salvo valutare, nel caso specifico, la fattibilità e il concreto apporto, da parte dell’ente, di competenze e professionalità adeguate alla realizzazione di ogni singolo intervento.
Sì, è possibile. Si tratta di due enti erogatori diversi.
Sì, un soggetto che ricopre il ruolo di partner in un progetto in corso sostenuto dalla Fondazione può partecipare al bando in qualità di soggetto responsabile o di partner.
In linea con l’obiettivo del Bando di favorire la crescita del capitale sociale di una comunità attraverso la riattivazione dei legami sociali, la creazione di opportunità di scambio e la riappropriazione del territorio da parte delle persone che lo abitano, l’iniziativa proposta deve insistere su un territorio spazialmente delimitato, caratterizzato da interessi, consuetudini e aspettative comuni. A titolo meramente esemplificativo, le attività possono essere localizzate in un borgo, in un piccolo comune, o in piccoli comuni confinanti e, nel caso di una città, in uno o più quartieri/rioni limitrofi.
Sì, è possibile prevedere interventi di adeguamento di spazi, di ristrutturazione di beni immobili e di strutture temporanee preesistenti. Rientrano in questa categoria tutti i costi necessari per il ripristino e la messa a norma degli immobili, la realizzazione di impianti (elettrici, idraulici, di condizionamento, etc.), il cablaggio e l’allaccio delle utenze, la realizzazione di costruzioni amovibili (con macchinari o impianti ancorati a terra), la manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauro/risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia, i costi di progettazione e direzione lavori, gli oneri di sicurezza, la manodopera necessaria per la realizzazione e/o il completamento di tali interventi.
Al momento della presentazione della proposta di progetto, il soggetto responsabile dovrà allegare uno studio di fattibilità tecnica ed economica, redatto e firmato da un tecnico professionista, che definisca in modo accurato tutti i costi legati agli interventi di ristrutturazione e adeguamento previsti sul bene oggetto di intervento.
Sì, è possibile acquistare strutture amovibili o realizzare allestimenti temporanei necessari a rendere funzionali gli spazi in cui si svolgeranno le attività di progetto.
No, è necessario che i progetti propongano interventi inclusivi che, attraverso la realizzazione di attività fisiche e motorie, siano capaci di riattivare i legami sociali e il senso di comunità, nonché di favorire relazioni intergenerazionali e interculturali. Il partenariato deve proporre un intervento, che mettendo a sistema le competenze ed esperienze dei vari soggetti coinvolti, risulti innovativo rispetto all’attività ordinariamente svolta, generando un evidente valore aggiunto.
Le figure di responsabilità devono possedere esperienze e competenze adeguate al ruolo ricoperto. Con specifico riferimento al referente della comunicazione, è opportuno che sia un giornalista iscritto all’albo e/o possieda comprovate esperienze nella gestione dei social media.
Sì, è possibile qualora una risorsa abbia comprovate competenze per ricoprire diversi ruoli all’interno della stessa proposta. Sarà comunque necessario caricare il suo CV nell’apposita sezione della piattaforma in corrispondenza di ogni ruolo che ricoprirà.
Il Bando non pone vincoli alla tipologia di risorse umane retribuite con il contributo della Fondazione a condizione che si tratti di risorse funzionali alla realizzazione del progetto (ad esempio, coordinatore, esperto comunicazione, personale amministrativo, allenatori sportivi) e che vengano imputate esclusivamente le ore uomo previste per le attività di progetto.
Le spese di progetto possono essere sostenute e distribuite tra tutte le organizzazioni, compresi gli enti pubblici, che hanno formalmente aderito al progetto tramite la piattaforma Chàiros. Si ricorda che gli enti del terzo settore nel loro complesso dovranno gestire una quota di contributo non inferiore al 65% del contributo richiesto.
No, non è previsto un limite nel contributo minimo richiedibile alla Fondazione per la realizzazione del progetto.
Il contributo finanziario che potrà essere richiesto alla Fondazione per la realizzazione del progetto non potrà essere superiore a €300.000.
La percentuale minima di cofinanziamento dovrà essere pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto.
La quota di cofinanziamento potrà essere apportata da uno o più soggetti della partnership.
Le risorse in natura, quali la messa a disposizione di un immobile o di risorse volontarie, non possono rientrare fra i costi complessivi del progetto e pertanto non contribuiscono ad alimentare la quota del 20% di cofinanziamento. Le risorse umane già contrattualizzate (o da contrattualizzare) e impiegate nel progetto possono invece concorrere alla copertura della quota di cofinanziamento, che costituisce parte integrante del costo complessivo del progetto da rendicontare.
Le proposte di progetto devono prevedere una durata complessiva non inferiore a 24 mesi e non superiore a 48 mesi.
La prima fase del Bando prevede l’invio delle proposte progettuali, complete di tutti gli allegati richiesti, tramite la piattaforma Chàiros (https://www.chairos.it), entro le ore 13:00 del 17 luglio 2020. In caso di difficoltà nella fase di invio, si consiglia di contattare gli uffici della Fondazione, telefonicamente allo 06/6879721 (interno 1) o tramite email all’indirizzo iniziative@fondazioneconilsud.it, entro, e non oltre, l’ora di scadenza prevista. Sulla scorta di esperienze pregresse, si raccomanda di non presentare i progetti a ridosso della scadenza.
Il vademecum sulle disposizioni per la rendicontazione finanziaria è consultabile sul sito della Fondazione CON IL SUD, nella sezione Faq, o tramite il seguente link.
Per partecipare al Bando, sia in qualità di soggetto responsabile che come partner, è necessario iscriversi on line alla piattaforma Chàiros e successivamente compilare e confermare la propria scheda anagrafica. Sarà cura e responsabilità del soggetto responsabile compilare la proposta progettuale in tutte le sue parti, mentre a ciascun partner è richiesto, dopo l’adesione al progetto, la compilazione della propria scheda partner.
Il percorso di progettazione esecutiva avrà una durata massima di due mesi a partire dall’invio della comunicazione di ammissione alla seconda fase di valutazione da parte degli uffici. I progetti assegnatari del contributo saranno deliberati soltanto a conclusione della seconda fase.
Per semplificare l’intera procedura sono stati predisposti un “Manuale di registrazione” e una “Guida alla compilazione” – disponibili sia al seguente link, che all’interno del portale nella sezione “Area download” – che passo dopo passo guidano l’utente, dapprima, nella fase di registrazione e compilazione dell’anagrafica della propria organizzazione e, successivamente, in quella di compilazione e di invio della proposta progettuale.
Per il recupero dello username è necessario contattare gli uffici della Fondazione telefonicamente, negli orari di assistenza previsti, allo 06/6879721 e digitando l’interno 1 – Attività Istituzionali. In nessun caso è consigliabile procedere con una nuova registrazione.
Nella pagina di login è presente l’apposito pulsante “Hai dimenticato la tua password? Clicca qui per recuperarla” che consente di reimpostare la password attraverso l’e-mail generata dal sistema e inviata direttamente all’indirizzo elettronico utilizzato in fase di registrazione (username).
La partnership deve coinvolgere, oltre al soggetto responsabile, l’Ente pubblico responsabile dei servizi socio-sanitari del territorio sul quale si intende intervenire e almeno un altro soggetto del terzo settore.
Sì, ai fini dell’ammissibilità ogni proposta deve necessariamente coinvolgere l’ente pubblico responsabile dei servizi socio-sanitari territoriali competenti.
Deve trattarsi dell’ente pubblico competente rispetto al territorio, al settore di intervento e alla tipologia di servizio che si prevede di erogare, come ad es. Azienda Sanitaria, Piano di Zona, Ambito, Servizi Sociali, Dipartimento per le dipendenze, etc. Anche le Aziende Ospedaliere possono considerarsi ricomprese tra tali tipologie di enti. La presenza dell’ente pubblico responsabile dei servizi socio-sanitari all’interno del partenariato deve essere funzionale a garantire la piena realizzazione e l’effettiva continuità nel tempo del progetto.
La registrazione deve essere effettuata da parte della ASP di riferimento, indicando all'interno dei formulari di progetto (in particolare nella "Scheda Ente pubblico responsabile dei servizi socio-sanitari") la denominazione dello specifico dipartimento coinvolto nelle attività di progetto.
Sì, ogni ente deve compilare una scheda specifica, disponibile dopo l’adesione al partenariato – secondo le modalità previste dal portale Chàiros – e l’assegnazione, da parte del capofila, del ruolo di “Ente pubblico responsabile dei servizi socio-sanitari”.
No, non è possibile candidarsi come soggetto responsabile se si ricopre lo stesso ruolo in un altro progetto finanziato dalla Fondazione ancora in corso.
Sì, è possibile. Si tratta di due enti erogatori diversi.
Sì, un soggetto che ricopre il ruolo di partner in un progetto in corso finanziato dalla Fondazione può partecipare al bando in qualità di soggetto responsabile o di partner.
No, ogni soggetto responsabile può presentare una sola proposta di progetto a valere sul Bando Socio-Sanitario 2020. Nel caso di presentazione di più proposte da parte di uno stesso soggetto responsabile, queste verranno tutte considerate inammissibili. Ai fini dell’univoca determinazione del soggetto responsabile ciò che rileva è il codice fiscale e/o la partita IVA.
No, ogni soggetto responsabile può presentare una sola proposta di progetto a valere sul Bando Socio-Sanitario 2020, a prescindere dalla linea di intervento prescelta. Nel caso di presentazione di più̀ proposte da parte di uno stesso soggetto responsabile, queste verranno tutte considerate inammissibili. Ai fini dell’univoca determinazione del soggetto responsabile ciò che rileva è il codice fiscale e/o la partita IVA.
Le nuove dipendenze (new addictions) comprendono tutte quelle nuove forme di dipendenza in cui non è implicato l'uso di alcuna sostanza. Rientrano in tale categoria, oltre al gioco d’azzardo patologico, anche altri disturbi comportamentali non ancora inseriti nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DsM-5) tra cui, a titolo puramente esemplificativo, le dipendenze dalle nuove tecnologie (TV, internet, social network, videogiochi), lo shopping compulsivo, i disturbi del comportamento alimentare (ortoressia e bigoressia), etc.
No, è necessario che i progetti propongano interventi integrati che prevedano, oltre all’erogazione della prestazione sanitaria, anche azioni di ascolto, accompagnamento, individuazione e presa in carico delle persone in condizioni di marginalità anche in connessione con esperienze di mutualità comunitaria.
No, è necessario che i progetti propongano lo sviluppo di metodologie integrate di riconoscimento, prevenzione, diagnosi e cura delle nuove dipendenze.
No, il soggetto responsabile non può aderire in qualità di partner ad altre proposte di progetto presentate a valere sul Bando Socio-Sanitario 2020, neanche se presentate su linee di intervento differenti.
Sì, il soggetto responsabile deve avere sede legale e/o operativa nelle regioni di intervento della Fondazione CON IL SUD. In particolare, ai fini dell’ammissibilità, il soggetto responsabile deve avere sede legale e/o e operativa nella regione in cui la proposta di progetto interviene.
In caso di sede operativa, questa dovrà essere opportunamente documentata attraverso apposita documentazione ufficiale come ad esempio Visura Camerale da parte della CCIAA, Interrogazione Dati Anagrafici o Cassetto fiscale dell’Agenzia dell’Entrate, contratti di affitto e utenze. Anche la presenza documentata (es. busta paga, contratto, lettera di incarico) di personale retribuito sul territorio potrà essere considerata valida per comprovare l’esistenza di una sede operativa.
Sì, tutti i requisiti previsti devono essere posseduti dal soggetto responsabile alla data di pubblicazione del Bando (5 febbraio 2020).
No, ai fini dell’ammissibilità della proposta non è necessario che anche gli altri soggetti delle partnership abbiano sede legale e/o operativa regioni del Sud. È comunque opportuno che i partner siano radicati nel territorio di intervento.
Tutte le organizzazioni (compreso l’ente pubblico responsabile dei servizi socio-sanitari), per poter essere considerate partner di progetto, devono iscriversi sulla piattaforma Chàiros. Per aderire al partenariato, il partner, dopo essersi iscritto sulla piattaforma Chàiros ed aver compilato e confermato la propria scheda anagrafica, dovrà inviare al soggetto responsabile una richiesta di adesione al progetto tramite l’apposita funzione “Aderisci a un partenariato”. Per inviare la richiesta, è necessario inserire il codice identificativo del progetto (es. 2020-CUR-00001) che il capofila dovrà preventivamente comunicare ai potenziali partner.
Sì, non è previsto un limite di partecipazione come partner, salvo valutare, nel caso specifico, la fattibilità e il concreto apporto, da parte dell’ente, di competenze e professionalità adeguate alla realizzazione di ogni singolo intervento.
La prima fase del Bando prevede l’invio delle proposte progettuali, complete di tutti gli allegati richiesti, tramite la piattaforma Chàiros (https://www.chairos.it), entro le ore 13:00 del 22 maggio 2020. In caso di difficoltà nella fase di invio, si consiglia di contattare gli uffici della Fondazione, telefonicamente allo 06/6879721 (interno 1) o tramite email all’indirizzo iniziative@fondazioneconilsud.it, entro, e non oltre, l’ora di scadenza prevista.
Il percorso di progettazione definitiva avrà una durata massima di due mesi a partire dall’invio della comunicazione di ammissione da parte degli uffici.
I documenti richiesti ai fini dell’ammissibilità al soggetto responsabile sono: Atto costitutivo, Statuto, ultimi due bilanci di esercizio, carta dei servizi, i 4 curriculum vitae delle figure di responsabilità (coordinamento generale, monitoraggio tecnico, rendicontazione finanziaria e comunicazione), atto scritto di disponibilità del bene oggetto di intervento e piano di fattibilità tecnica ed economica (solo se il progetto prevede interventi di ristrutturazione o adeguamento). Tale documentazione dovrà̀ essere caricata dal soggetto responsabile all’interno della piattaforma.
Il bene immobile indicato al punto 2.4.1 a) 5 si riferisce all’eventuale struttura all’interno della quale il partenariato di progetto preveda di attivare specifici servizi socio-sanitari.
La carta dei servizi è un documento, da redigere in formato libero e caricare come allegato in piattaforma, in cui il soggetto responsabile deve sintetizzare e raccogliere tutte le informazioni relative alle attività che si prevede di svolgere e ai servizi che si intende erogare a favore dell’utenza individuata, chiarendo le relative modalità di erogazione e accesso.
Il “Piano di sostenibilità” deve essere compilato da ogni soggetto responsabile che presenta una proposta di progetto a valere sul Bando in quanto riferito ai servizi che si intendono attivare e/o potenziare e, in particolare, a come si prevede di garantire la continuità dei servizi offerti anche dopo la conclusione del progetto.
Le figure di responsabilità devono possedere esperienze e competenze adeguate al ruolo ricoperto. Con specifico riferimento al referente della comunicazione, è opportuno che sia un giornalista iscritto all’albo e/o possieda comprovate esperienze nella gestione dei social media.
Le spese di progetto possono essere sostenute e distribuite tra tutte le organizzazioni, compresi gli enti pubblici, formalmente aderenti al progetto tramite la piattaforma Chàiros. Si ricorda che agli enti del terzo settore nel loro complesso deve essere assegnata una quota di contributo non inferiore al 65%.
Al momento della presentazione della proposta di progetto, il soggetto responsabile dovrà allegare uno studio di fattibilità tecnica ed economica, redatto e firmato da un tecnico professionista, che definisca in modo accurato tutti i costi legati agli interventi di ristrutturazione e adeguamento previsti sul bene oggetto di intervento.
No, non è previsto un limite nel contributo minimo richiedibile alla Fondazione per la realizzazione del progetto.
Il contributo finanziario che potrà essere richiesto alla Fondazione per la realizzazione del progetto non potrà essere superiore a €600.000 per i progetti che optino per la linea di intervento A) e a €300.000 per i progetti che optino per la linea di intervento B).
La percentuale minima di cofinanziamento dovrà essere pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto.
La quota di cofinanziamento potrà essere apportata da uno o più soggetti della partnership.
Le risorse in natura, quali la messa a disposizione di un immobile o di risorse volontarie, non possono rientrare fra i costi complessivi del progetto e pertanto non contribuiscono ad alimentare la quota del 20% di cofinanziamento. Le risorse umane contrattualizzate e impiegate nel progetto possono invece concorrere alla copertura della quota di cofinanziamento.
Le proposte di progetto devono prevedere una durata complessiva non inferiore a 24 mesi e non superiore a 48 mesi.
Il vademecum sulle disposizioni per la rendicontazione finanziaria è consultabile sul sito della Fondazione CON IL SUD, nella sezione Faq, o tramite il seguente link https://www.fondazioneconilsud.it/wp-content/uploads/2020/03/Disposizioni-per-la-rendicontazione-finanziaria-23.03.2020.pdf.
Per partecipare al Bando, sia in qualità di soggetto responsabile che come partner, è necessario iscriversi on line sulla piattaforma Chàiros e successivamente compilare e confermare la propria scheda anagrafica. Sarà cura e responsabilità del soggetto responsabile compilare in tutte le sue parti la proposta progettuale, mentre a ciascun partner è richiesto, dopo l’adesione al progetto, la compilazione della propria scheda di partenariato.
Per semplificare l’intera procedura sono stati predisposti un “Manuale di registrazione” e una “Guida alla compilazione” – disponibili in formato pdf al seguente link – che passo dopo passo guidano l’utente, dapprima, nella fase di compilazione dell’anagrafica della propria organizzazione e, successivamente, in quella di compilazione e di invio della proposta progettuale.
Per il recupero dello username è necessario contattare gli uffici della Fondazione telefonicamente, negli orari di assistenza previsti, allo 06/6879721 e digitando l’interno 1 – Attività Istituzionali. In nessun caso è consigliabile procedere con una nuova registrazione.
Nella pagina di login è presente l’apposito pulsante “Hai dimenticato la tua password? Clicca qui per recuperarla” che consente di reimpostare la password attraverso l’e-mail generata dal sistema e inviata direttamente all’indirizzo elettronico utilizzato in fase di registrazione (username).
Sì se la proposta prevede di attivare all’interno del bene specifici servizi socio-sanitari e/o di realizzarvi interventi di ristrutturazione e/o adeguamento. In caso contrario, sarà sufficiente allegare una dichiarazione -a firma del legale rappresentante del soggetto responsabile - in cui si attesti che la proposta non rientra nelle fattispecie sopra descritte.
Dopo aver inserito una nuova proposta progettuale, attraverso il pulsante “Compila progetto”, sarà possibile accedere alle diverse sezioni che dovranno essere necessariamente compilate ai fini dell’invio di una proposta: Dati progetto, Formulario, Documenti (di anagrafica e di progetto), Partner, Localizzazioni, Finalità e Risultati, Attività e costi e Dati di finanziamento. Ai fini dell’invio del progetto sarà necessario inserire tutte le informazioni richieste all'interno delle diverse sezioni. Se la sezione Dati di finanziamento non dovesse essere visualizzata a schermo, si suggerisce di ridurre lo zoom della pagina (ctrl -).
Possono presentare una Proposta di Progetto, in qualità di soggetto responsabile, tutte le organizzazioni senza scopo di lucro costituite nella forma di associazione, cooperativa sociale, consorzi sociali, fondazione, enti ecclesiastici o impresa sociale e composte, in prevalenza, da persone fisiche o da enti del terzo settore.
No, ogni soggetto responsabile può presentare una sola Proposta di Progetto, pena l’inammissibilità di tutte le proposte presentate.
No, gli Enti pubblici non possono svolgere il ruolo di soggetto responsabile, ma possono partecipare come partner (oltre i due appartenenti al mondo del volontariato e terzo settore, richiesti come condizione di ammissibilità).
No, il soggetto responsabile deve essere stato costituito prima dell’8 marzo 2017.
La partnership deve essere composta da almeno tre soggetti che abbiano un ruolo attivo nell’ideazione e implementazione del progetto. Tra i soggetti della partnership almeno due – incluso il soggetto responsabile - dovranno essere organizzazioni del terzo settore, costituite in una delle forme previste al punto 2.1.2 del Bando. Gli altri soggetti della partnership potranno appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, anche a quello della scuola, delle istituzioni, dell’università, della ricerca e al mondo economico.
Sì, non è previsto un limite di partecipazione come partner, salvo valutare, nel caso specifico, la fattibilità e il concreto apporto da parte dell’ente, di competenze e professionalità adeguate alla realizzazione di ogni singolo intervento. È anche possibile essere contemporaneamente soggetto responsabile di un progetto e partner di un altro.
No, non saranno ammesse al finanziamento le proposte finalizzate all’acquisto o alla costruzione di infrastrutture fisiche immobiliari. Possono essere ammesse, nei limiti previsti dal Bando, soltanto le spese destinate alla ristrutturazione e/o all’adeguamento di un bene immobile già esistente.
Le proposte di progetto dovranno essere inviate, esclusivamente on line, entro le ore 13:00 del 22 maggio 2019, sulla piattaforma on line Chàiros (http://fondazioneconilsud.chairos.it) . In caso di difficoltà nella fase di invio, si consiglia di contattare gli uffici della Fondazione, telefonicamente allo 06/6879721 (interno 1) o tramite email all’indirizzo iniziative@fondazioneconilsud.it, entro, e non oltre, l’ora di scadenza prevista.
Oltre ai costi riferiti al ripristino e messa a norma degli immobili, si fa riferimento ai costi legati alle modifiche strutturali (comprensive di macchine e impianti ancorati a terra), strettamente necessarie per adattare l’immobile all’avvio e/o alla realizzazione delle attività progettuali previste. Rientrano nella suddetta macrovoce tutte le spese direttamente legate all'immobile quali, ad esempio, quelle relative alla dotazione impiantistica (elettrica, di climatizzazione, energetica, ecc.), allestimento di cucine, bagni, ecc. e ad altre apparecchiature correlate (sistemi di sorveglianza, di domotica, ecc.).
Al momento della presentazione della proposta di progetto, il soggetto responsabile dovrà allegare uno studio di fattibilità tecnica ed economica, redatto e firmato da un tecnico professionista, che definisca in modo accurato tutti i costi legati agli interventi di ristrutturazione, di adeguamento e di investimento produttivo proposti sul bene oggetto di intervento.
Saranno considerate ammissibili le Proposte di Progetto le cui spese per la copertura di interventi (di ristrutturazione e adeguamento) e/o investimenti con finalità produttive non superino il 50% del contributo richiesto alla Fondazione CON IL SUD. Nel caso gli interventi siano su beni già ristrutturati tramite i Fondi relativi al PON Sicurezza, tale quota non potrà essere superiore al 20% del contributo richiesto.
Al momento della presentazione della proposta di progetto, il soggetto responsabile dovrà allegare il computo estimativo dei beni durevoli inseriti nel piano dei costi della relativa proposta.
No, l’individuazione di uno o più beni oggetto di intervento, deve essere effettuata autonomamente dai componenti del partenariato.
Sì, il soggetto responsabile o uno dei soggetti della partnership appartenenti al mondo del terzo settore, costituiti in una delle forme previste al punto 2.1.2 del Bando, dovranno dimostrare l’effettiva assegnazione del bene, attraverso apposito atto scritto (ad es. locazione, comodato, mandato concessione, autorizzazione ecc.) recante data certa, con una durata residua di almeno 10 anni dalla data di scadenza del Bando, già al momento della presentazione della Proposta di Progetto.
No, il bene confiscato oggetto di intervento deve essere già stato assegnato a un soggetto del terzo settore, costituito in una delle forme previste al punto 2.1.2 del Bando, affinché possa essere presentata una Proposta di Progetto che preveda l’avvio nel bene di un’attività di natura socio-economica.
Le Proposte di Progetto i cui atti di concessione prevedano una durata superiore ai 10 anni saranno particolarmente apprezzate in sede di valutazione delle stesse.
Il soggetto responsabile dovrà presentare le necessarie autorizzazioni rilasciate dagli enti preposti entro, e non oltre, 6 mesi dalla data di comunicazione del finanziamento da parte della Fondazione, al termine dei quali il contributo sarà da considerarsi revocato.
Possono essere oggetto di intervento i beni immobili o mobili registrati confiscati in via definitiva, e già assegnati, privi di ipoteche o altri vincoli, al soggetto responsabile o a uno dei soggetti della partnership, appartenenti al mondo del terzo settore, costituiti in una delle forme previste al punto 2.1.2 del Bando, mediante atto scritto recante data certa, con durata residua di almeno 10 anni dalla data di scadenza del Bando.
La Fondazione sosterrà l’avvio di nuove attività di imprenditorialità sociale o, comunque economicamente sostenibili, su beni confiscati di nuova o recente assegnazione.
È possibile richiedere alla Fondazione fino a 500 mila euro per il finanziamento di tutte le attività progettuali previste dalla proposta presentata. Il finanziamento potrà coprire fino all’80% del costo totale di progetto.
No, è condizione di ammissibilità la durata residua di almeno 10 anni dalla data di scadenza del Bando e l’avvio di nuove attività di imprenditorialità sociale all’interno del bene.
La Proposta di Progetto dovrà prevedere un intervento compreso tra i 24 e i 48 mesi. I tempi dei lavori di ristrutturazione e/o adeguamento non potranno superare la metà della durata complessiva del progetto e in ogni caso non potranno essere superiori ai 18 mesi.
Per partecipare all’Iniziativa, sia come soggetto responsabile, sia come partner, è necessario iscriversi on line, compilare e confermare la propria scheda anagrafica. Sarà poi cura e responsabilità del soggetto responsabile compilare in tutte le sue parti la proposta progettuale, sulla piattaforma Chàiros, mentre a ciascun partner è richiesto, dopo l’adesione al progetto, la compilazione della propria scheda di partenariato.
Per semplificare l’intera procedura sono state predisposte sia una “Manuale di registrazione” che una “Guida alla compilazione” – disponibili in formato pdf al seguente link “https://www.chairos.it/quick-start” - che passo dopo passo guidano l’utente, dapprima, nella fase di compilazione dell’anagrafica della propria organizzazione e, successivamente, in quella di compilazione e di invio della proposta progettuale.
Per il recupero dello username è necessario contattare gli uffici telefonicamente, negli orari di assistenza previsti, allo 06/6879721 e digitando l’interno 1 – Attività Istituzionali. In nessun caso è consigliabile procedere con una nuova registrazione.
Nella pagina di login (http://fondazioneconilsud.chairos.it) è presente l’apposito pulsante “Hai dimenticato la tua password? Clicca qui per recuperarla” che vi permette di reimpostarla attraverso l’email generata dal sistema e inviata direttamente all’indirizzo elettronico utilizzato in fase di registrazione (il vostro username).
È prevista una percentuale minima di cofinanziamento monetario, pari ad almeno il 20% del costo totale. Non contribuiscono alla quota parte del cofinanziamento le valorizzazioni di beni mobili o immobili o dell’impegno volontario.
Il soggetto responsabile deve essere un’organizzazione del terzo settore senza scopo di lucro, costituita in una delle forme elencate nell’art. 3 del bando. Deve essere operativa da almeno 2 anni alla data di pubblicazione del bando ed avere sede legale e/o operativa nella provincia in cui è previsto l’intervento. Il soggetto responsabile deve inoltre essere composto in prevalenza da persone fisiche e/o da associazioni, cooperative sociali o loro consorzi, imprese sociali, enti ecclesiastici e/o fondazioni (non di origine bancaria). Come previsto all’interno del Codice del Terzo Settore, un'organizzazione del terzo settore non può essere sottoposta a direzione e coordinamento, ovvero essere controllato da enti pubblici, formazioni e associazioni politiche, sindacati, associazioni di datori di lavoro, associazioni professionali e di rappresentanza di categorie economiche.
No, il bando impone il requisito della qualifica di “Città che legge” 2018-2019 alla città sede della biblioteca comunale: (art.3-Soggetti Ammissibili)
No, il soggetto responsabile non deve avere progetti in corso già finanziati dal Centro e/o dalla Fondazione in qualità di capofila e non potrà partecipare qualora abbia già ottenuto il finanziamento con il bando “Biblioteche per l’inclusione” 2018. Potrà partecipare al progetto in qualità di partner
Sì, un soggetto che ricopre il ruolo di partner in un progetto in corso finanziato dal Centro e/o dalla Fondazione può partecipare al bando in qualità di soggetto responsabile o di partner
La partnership deve coinvolgere almeno tre soggetti: il soggetto responsabile, una biblioteca comunale di un comune del Sud Italia in possesso della qualifica di “Città che legge 2018-2019” e un altro soggetto, come descritto dall’art. 3 del bando
No, non è possibile essere partner in più proposte di progetto. Ciascuna biblioteca comunale potrà essere presente in una sola proposta progettuale. Anche gli altri partner coinvolti, inclusi i comuni, potranno aderire a un solo progetto.
La partecipazione di uno stesso soggetto a più proposte di progetto le renderà tutte inammissibili
Sì, è obbligatoria la presenza di almeno una biblioteca comunale di un comune del sud Italia in possesso della qualifica di “Città che legge 2018-2019”
No, non è possibile avanzare la candidatura in quanto i termini sono scaduti (18 aprile 2018). I Comuni interessati dovranno attendere l’Avviso pubblico del 2020 per richiedere la qualifica
Sì, è possibile prevedere il coinvolgimento nel partenariato di una o più biblioteche comunali di uno o più comuni del sud Italia, di cui almeno uno in possesso della qualifica di “Città che legge 2018-2019”
Sì, ogni biblioteca comunale deve compilare una scheda specifica, disponibile dopo l’adesione al partenariato – secondo le modalità previste dal portale Chàiros – e l’assegnazione, da parte del
capofila, del ruolo di “Biblioteca comunale”. Alle altre biblioteche (non comunali) coinvolte dovrà invece essere assegnato il ruolo di “Partner” e dovranno pertanto compilare la scheda partner
standard.
Sì, le biblioteche non comunali possono partecipare in qualità di “altro soggetto”, ferma restando – ai fini dell’ammissibilità – la presenza all’interno della partnership di almeno una biblioteca comunale di città aventi la qualifica di “Città che legge 2018-2019”
Le biblioteche comunali dovranno inserire il codice fiscale del Comune di riferimento, selezionando come forma giuridica l’opzione “Ente pubblico” e come tipologia l’opzione “Comune”. Dopo aver inviato la richiesta di iscrizione e al termine di una rapida verifica, ogni ente riceverà una mail di conferma attivazione del profilo e potrà effettuare l’accesso al portale
No, non necessariamente “…La quota di co-finanziamento sarà a carico della partnership e/o di uno o più finanziatori esterni pubblici o privati…” (punto f, art. 4)
Il vademecum sulle disposizioni per la rendicontazione finanziaria è consultabile sul sito della Fondazione CON IL SUD, nella sezione Faq, o tramite il seguente link
Per partecipare al bando, sia in qualità di soggetto responsabile che come partner, è necessario iscriversi on line sulla piattaforma Chàiros e successivamente compilare e confermare la propria scheda anagrafica. Sarà cura e responsabilità del soggetto responsabile compilare in tutte le sue parti la proposta progettuale, mentre a ciascun partner è richiesto, dopo l’adesione al progetto, la compilazione della propria scheda di partenariato.
Il partner, dopo essersi iscritto sulla piattaforma Chàiros ed aver compilato e confermato la propria scheda anagrafica, dovrà inviare al soggetto responsabile una richiesta di adesione al progetto tramite l’apposita funzione “Aderisci a un partenariato”. Per inviare la richiesta, è necessario inserire il codice alfanumerico del progetto (es. 2019-BIB-00001) che il capofila dovrà preventivamente comunicare ai potenziali partner.
Per semplificare l’intera procedura sono stati predisposti un “Manuale di registrazione” e una “Guida alla compilazione” – disponibili in formato pdf al seguente link – che passo dopo passo guidano l’utente, dapprima, nella fase di compilazione dell’anagrafica della propria organizzazione e, successivamente, in quella di compilazione e di invio della proposta progettuale.
Per il recupero dello username è necessario contattare gli uffici della Fondazione telefonicamente, negli orari di assistenza previsti, allo 06/6879721 e digitando l’interno 1 – Attività Istituzionali. In nessun caso è consigliabile procedere con una nuova registrazione
Nella pagina di login è presente l’apposito pulsante “Hai dimenticato la tua password? Clicca qui per recuperarla” che vi permette di reimpostarla attraverso l’e-mail generata dal sistema e inviata direttamente all’indirizzo elettronico utilizzato in fase di registrazione (il vostro username)
La prima fase del Bando prevede l’invio delle proposte progettuali, complete di tutti gli allegati richiesti, tramite la piattaforma Chàiros, entro le 13:00 del 25 ottobre 2019. In caso di difficoltà nella fase di invio, si consiglia di contattare gli uffici della Fondazione, telefonicamente allo 06/6879721 (interno 1) o tramite email all’indirizzo iniziative@fondazioneconilsud.it, entro, e non oltre, l’ora di scadenza prevista.
I programmi possono essere presentati solo da enti del terzo settore costituiti in forma di associazione. Non possono assumere il ruolo di soggetto responsabile le cooperative sociali, i consorzi, le fondazioni e gli enti ecclesiastici.
Per partecipare al Bando, sia come soggetto responsabile, sia come partner, è necessario iscriversi on line, compilare e confermare la propria scheda anagrafica. Sarà poi cura e responsabilità del soggetto responsabile compilare in tutte le sue parti la proposta di programma, sulla piattaforma Chàiros, mentre a ciascun partner è richiesto, dopo l’adesione al progetto, la compilazione della propria scheda di partenariato.
No, non è possibile partecipare a più programmi contemporaneamente né in qualità di partner né in qualità di soggetto responsabile.
Si, per la realizzazione di ciascun programma può essere richiesto un contributo compreso tra 100.000 e 180.000 euro.
Le spese sostenute per gli interventi di riqualificazione/ristrutturazione dei beni (compresi gli interventi elettrici, idraulici, nonché i costi di manodopera, gli arredi, i beni e le attrezzature) non possono superare il 30% del contributo richiesto.
A partire dalla comunicazione di selezione il percorso di rimodulazione condivisa durerà quatto mesi.
Sì, è possibile partecipare, in qualità di partner, contemporaneamente a più bandi/iniziative della Fondazione.
No, non è possibile partecipare a più programmi contemporaneamente, un’organizzazione può essere partner solo in un programma di volontariato.
La partnership deve essere composta da almeno tre enti del terzo settore (compreso il soggetto responsabile) che svolgono in modo continuativo attività di volontariato e che abbiano sede legale in uno dei comuni in cui si intende intervenire tra quelli inclusi nell’allegato A.
Sì, è possibile includere nel partenariato altri soggetti non appartenenti al mondo del terzo settore: scuole, istituzioni pubbliche, imprese profit purché operino abitualmente nella provincia in cui il programma intende intervenire.
Il 75% degli enti di terzo settore presenti nel partenariato devono avere sede legale in un comune incluso nell’elenco dell’allegato A ed insistere nella provincia in cui il programma intende intervenire. Gli altri enti presenti nel partenariato, a prescindere dalla natura giuridica, potranno avere sede legale in altri comuni (non presenti nell’Allegato A) purché dimostrino di operare abitualmente nella provincia in cui il programma intende intervenire.
Esempio: Partenariato costituito da 10 organizzazioni di cui: 1 associazione (soggetto responsabile), 2 organizzazioni del terzo settore che svolgono attività continuativa e prevalente di volontariato (2 partner obbligatori), 1 cooperativa sociale, 1 fondazione, 3 enti pubblici, 2 società profit. Pertanto, il numero di enti del terzo settore è pari a 5 e di questi il 75% (quindi 4) dovrà avere sede legale in un comune incluso nell’elenco dell’allegato A ed insistere nella provincia in cui il programma intende intervenire. Gli altri enti potranno avere sede legale in altri comuni purché dimostrino di operare abitualmente nella provincia in cui il programma intende intervenire.
No, la proposta deve intervenire in almeno 2 comuni inclusi nell’elenco riportato nell’allegato A e localizzati al massimo in 2 province limitrofe.
No, non è possibile candidarsi come soggetto responsabile se si ricopre lo stesso ruolo in un altro progetto ancora in corso
Atto costitutivo, Statuto, ultimi due bilanci di esercizio, i curriculum vitae delle figure di responsabilità (coordinamento generale, monitoraggio tecnico, rendicontazione finanziaria e comunicazione), autodichiarazione (Allegato 1), autodichiarazione (Allegato 2), copia del registro. Tale documentazione dovrà essere caricata dal soggetto responsabile all’interno della piattaforma.
Tutti gli enti di terzo settore aderenti alla rete dovranno presentare la seguente documentazione: Atto costitutivo, Statuto, autodichiarazione (Allegato 1), autodichiarazione (Allegato 2), copia del registro. Tale documentazione dovrà essere caricata dal singolo partner all’interno della piattaforma.
Solo le organizzazioni aderenti formalmente al programma di sostegno possono sostenere le spese. Si ricorda, inoltre, che le organizzazioni che svolgono attività volontaria in modo prevalente e continuativo e che hanno sede legale in uno dei comuni oggetto d’intervento presenti all’interno dell’Allegato A, dovranno gestire almeno l’80% del budget.
Le modalità specifiche di rendicontazione sono presenti nelle Disposizioni di rendicontazione scaricabili dalla piattaforma Chàiros e dal sito della Fondazione CON IL SUD.
Sulla piattaforma Chàiros selezionando l’opzione Menu dall’area download è possibile scaricare una guida alla compilazione dei progetti e le Disposizioni di rendicontazione delle spese con l’indicazione delle voci di spesa ammissibili dalla Fondazione.
Nella pagina di login è presente l’apposito pulsante “Hai dimenticato la tua password? Clicca qui per recuperarla” che vi permette di reimpostarla attraverso l’email generata dal sistema e inviata direttamente all’indirizzo elettronico utilizzato in fase di registrazione (il vostro username).
Per il recupero dello username è necessario contattare gli uffici telefonicamente, negli orari di assistenza previsti, allo 06/6879721 e digitando l’interno 1 – Attività Istituzionali. In nessun caso è consigliabile procedere con una nuova registrazione.
La partnership deve coinvolgere, oltre al soggetto responsabile, le strutture penitenziarie coinvolte nell’intervento e almeno un altro soggetto del terzo settore.
No, non è possibile candidarsi come soggetto responsabile se si ricopre lo stesso ruolo in un altro progetto ancora in corso.
No, non è necessario ai fini dell’ammissibilità della proposta che anche gli altri soggetti delle partnership abbiano sede legale e/o operativa nella regione in cui è localizzata la struttura penitenziaria e più in generale nelle regioni del Sud. È comunque opportuno che i partner siano radicati nel territorio di intervento.
No, ogni soggetto responsabile può presentare una sola proposta di progetto. Nel caso di presentazione di più proposte di progetto da parte di uno stesso soggetto responsabile, queste verranno tutte considerate inammissibili. Ai fini dell’univoca determinazione del soggetto responsabile, ciò che rileva è il codice fiscale e/o la partita IVA. Il soggetto responsabile, inoltre, al momento della presentazione del progetto, non dovrà averne altri in corso finanziati dalla Fondazione.
Si, è obbligatoria la presenza di tutte le strutture penitenziarie coinvolte nell’intervento.
Sì, non è previsto un limite di partecipazione come partner, salvo valutare, nel caso specifico, la fattibilità e il concreto apporto, da parte dell’ente, di competenze e professionalità adeguate alla realizzazione di ogni singolo intervento.
È la struttura competente in relazione alla tipologia dei beneficiari coinvolti nell’intervento.
Sono solo soggetti con condanna penale definitiva in detenzione a regime ordinario, ovvero in regime alternativo alla detenzione.
Si, ogni struttura penitenziaria deve compilare una scheda specifica, disponibile dopo l’adesione al partenariato – secondo le modalità previste dal portale Chàiros – e l’assegnazione, da parte del capofila, del ruolo di “Struttura penitenziaria”.
Si, è possibile coinvolgere quei minori destinatari di condanna penale definitiva che, prossimi al raggiungimento della maggior età, verrebbero inseriti in percorsi formativi volti ad un effettivo inserimento lavorativo entro il termine del progetto. Qualora vengano coinvolti minori condannati è obbligatoria la presenza della relativa struttura penitenziaria competente.
L’inserimento lavorativo previsto dall’Iniziativa presume che i soggetti condannati svolgano attività lavorativa regolarmente contrattualizzata con indicazione della durata e della mansione svolta. La durata del contratto dovrà essere tale da garantire un reale inserimento lavorativo.
Si, è possibile prevedere l’attivazione di tirocini e borse lavoro nell’ambito dei percorsi di formazione eventualmente previsti nelle proposte di progetto in vista dell’inserimento lavorativo e/o della creazione di nuovi soggetti imprenditoriali. L’inclusione lavorativa dei beneficiari coinvolti non potrà però esaurirsi nella mera attivazione di tirocini e borse lavoro.
Al momento della presentazione della proposta di progetto, il soggetto responsabile dovrà allegare uno studio di fattibilità tecnica ed economica, redatto e firmato da un tecnico professionista, che definisca in modo accurato tutti i costi legati agli interventi di ristrutturazione, di adeguamento e di investimento produttivo proposti sul bene oggetto di intervento.
Al momento della presentazione della proposta di progetto, il soggetto responsabile dovrà allegare il computo estimativo dei beni durevoli inseriti nel piano dei costi della relativa proposta.
No, i lavori di pubblica utilità – svolti su base volontaria e gratuita dai detenuti – possono essere propedeutici e/o parte di un percorso che deve portare a un reale e retribuito inserimento lavorativo dei beneficiari coinvolti.
No, non è previsto un limite nel contributo minimo richiedibile alla Fondazione per la realizzazione del progetto.
La percentuale minima di cofinanziamento dovrà essere pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto.
Il contributo finanziario che potrà essere richiesto alla Fondazione per la realizzazione del progetto non potrà essere superiore ai 400 mila euro.
Le risorse in natura, quali la messa a disposizione di un immobile o di risorse volontarie, non possono rientrare fra i costi complessivi del progetto e pertanto non contribuiscono ad alimentare la quota del 20% di cofinanziamento. Le risorse umane contrattualizzate e impiegate nel progetto concorreranno, per la percentuale indicata sul piano dei costi (almeno il 20%), alla copertura della quota di cofinanziamento.
Le proposte di progetto dovranno essere inviate, esclusivamente on line, entro le ore 13:00 del 19 giugno 2019, sulla piattaforma on line Chàiros. In caso di difficoltà nella fase di invio, si consiglia di contattare gli uffici della Fondazione, telefonicamente allo 06/6879721 (interno 1) o tramite email all’indirizzo iniziative@fondazioneconilsud.it, entro, e non oltre, l’ora di scadenza prevista.
Le proposte di progetto devono prevedere una durata complessiva non inferiore a 24 mesi e non superiore a 48 mesi.
Per partecipare all’Iniziativa, sia come soggetto responsabile, sia come partner, è necessario iscriversi on line, compilare e confermare la propria scheda anagrafica. Sarà poi cura e responsabilità del soggetto responsabile compilare in tutte le sue parti la proposta progettuale, sulla piattaforma Chàiros, mentre a ciascun partner è richiesto, dopo l’adesione al progetto, la compilazione della propria scheda di partenariato.
Per semplificare l’intera procedura sono state predisposte sia una “Manuale di registrazione” che una “Guida alla compilazione” – disponibili in formato pdf al seguente link - che passo dopo passo guidano l’utente, dapprima, nella fase di compilazione dell’anagrafica della propria organizzazione e, successivamente, in quella di compilazione e di invio della proposta progettuale.
Nella pagina di login è presente l’apposito pulsante “Hai dimenticato la tua password? Clicca qui per recuperarla” che vi permette di reimpostarla attraverso l’email generata dal sistema e inviata direttamente all’indirizzo elettronico utilizzato in fase di registrazione (il vostro username).
Per il recupero dello username è necessario contattare gli uffici telefonicamente, negli orari di assistenza previsti, allo 06/6879721 e digitando l’interno 1 – Attività Istituzionali. In nessun caso è consigliabile procedere con una nuova registrazione.
Ai fini della partecipazione al Bando Artigianato 2018, sono stati individuati alcuni fra i saperi e le tradizioni artigianali dell’eccellenza del Mezzogiorno, il cui elenco e area geografica di riferimento sono riportati nell’Allegato A. Le proposte progettuali potranno dunque essere volte esclusivamente alla valorizzazione delle tradizioni specificate in tale elenco, nei relativi territori di riferimento.
Oltre al soggetto responsabile, devono essere coinvolti almeno altri 3 soggetti, di cui almeno due del terzo settore (costituito in una delle forme previste al punto 2.1.2) e almeno uno appartenente al mondo delle istituzioni, dell’università, della ricerca e al mondo economico (come descritto al punto 2.2.2).
Il soggetto responsabile deve inserire apposita documentazione ufficiale (es. Visura Camerale da parte della CCIAA, Interrogazione Dati Anagrafici o Cassetto fiscale dell’Agenzia dell’Entrate, Dichiarazione unità produttive Inps) che comprovi l’operatività della sede indicata nella regione oggetto di intervento. Non possono essere considerate sedi operative, le organizzazioni affiliate al soggetto responsabile aventi autonomia giuridica e pertanto un Codice Fiscale diverso rispetto a quello del soggetto responsabile.
No, non è necessario ai fini dell’ammissibilità della proposta che anche gli altri soggetti delle partnership abbiano sede legale e/o operativa nelle aree o nella regione oggetto di intervento. Tuttavia, la capacità di mobilitare e costruire reti fra i soggetti pubblici del territorio di riferimento verrà valutate positivamente in sede di istruttoria.
No, ogni soggetto responsabile può presentare una sola proposta di progetto. Nel caso di presentazione di più proposte di progetto da parte di uno stesso soggetto responsabile, queste verranno tutte considerate inammissibili. Ai fini dell’univoca determinazione del soggetto responsabile, ciò che rileva è il codice fiscale e/o la partita IVA.
Sì, non è previsto un limite di partecipazione come partner, salvo valutare, nel caso specifico, la fattibilità e il concreto apporto, da parte dell’ente, di competenze e professionalità adeguate alla realizzazione di ogni singolo intervento.
No, non è possibile presentarsi come soggetto responsabile se si ricopre lo stesso ruolo in un altro progetto ancora in corso finanziato dalla Fondazione Con Il Sud.
No, non sono ammissibili le proposte di progetto finalizzate all’acquisto o alla costruzione di infrastrutture fisiche immobiliari. Possono essere ammesse, nei limiti previsti dall’Iniziativa, soltanto le spese destinate alla ristrutturazione e/o all’adeguamento di un bene immobile già esistente.
Sì, sono considerate ammissibili le proposte che prevedano spese per ristrutturazione, adeguamento e allestimento di strutture immobili già esistenti, laddove coerenti con la strategia proposta e strumentali al perseguimento degli obiettivi del progetto.
Rientrano nella macrovoce “Spese di ristrutturazione” tutti i costi necessari per la messa a norma, la realizzazione di impianti (elettrici, idraulici, di condizionamento, ecc…), la manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauro/risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia, nonché i costi di manodopera necessari per la realizzazione e/o il completamento di tali interventi.
Il contributo finanziario che potrà essere richiesto alla Fondazione per la realizzazione del progetto non potrà essere superiore ai 300 mila euro.
La percentuale minima di cofinanziamento dovrà essere pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto.
Le risorse in natura quali la messa a disposizione di un immobile o di risorse volontarie non possono rientrare fra i costi complessivi del progetto e pertanto non contribuiscono ad alimentare la quota del 20% di cofinanziamento. Le risorse umane contrattualizzate e impiegate nel progetto concorreranno, per la percentuale indicata sul piano dei costi (almeno il 20%), alla copertura della quota di cofinanziamento.
Le proposte di progetto devono prevedere una durata complessiva non inferiore a 24 mesi e non superiore a 48 mesi.
Le proposte di progetto dovranno essere inviate, esclusivamente on line, entro le ore 13:00 del 17 ottobre 2018, sulla piattaforma on line Chàiros (http://fondazioneconilsud.chairos.it) . In caso di difficoltà nella fase di invio, si consiglia di contattare gli uffici della Fondazione, telefonicamente allo 06/6879721 (interno 1) o tramite email all’indirizzo iniziative@fondazioneconilsud.it, entro, e non oltre, l’ora di scadenza prevista.
Per partecipare all’Iniziativa, sia come soggetto responsabile sia come partner, è necessario iscriversi on line, compilare e confermare la propria scheda anagrafica. Sarà poi cura e responsabilità del soggetto responsabile compilare in tutte le sue parti la proposta progettuale, sulla piattaforma Chàiros, mentre a ciascun partner è richiesto, dopo l’adesione al progetto, la compilazione della propria scheda di partenariato.
Per semplificare l’intera procedura sono state predisposte sia una “Manuale di registrazione” che una “Guida alla compilazione” – disponibili in formato pdf al seguente link - che passo dopo passo guidano l’utente, dapprima, nella fase di compilazione dell’anagrafica della propria organizzazione e, successivamente, in quella di compilazione e di invio della proposta progettuale.
Per il recupero dello username è necessario contattare gli uffici telefonicamente, negli orari di assistenza previsti, allo 06/6879721 e digitando l’interno 1 – Attività Istituzionali. In nessun caso è consigliabile procedere con una nuova registrazione.
Nella pagina di login è presente l’apposito pulsante “Hai dimenticato la tua password? Clicca qui per recuperarla” che vi permette di reimpostarla attraverso l’email generata dal sistema e inviata direttamente all’indirizzo elettronico utilizzato in fase di registrazione (il vostro username).
L’abstract dovrà contenere una breve sintesi del progetto in linguaggio non tecnico.
No, le proposte dovranno essere presentate on line attraverso la piattaforma Chàiros direttamente dal ricercatore, che assumerà il ruolo di referente scientifico (principal investigator) e che avrà l’opportunità di condurre un progetto di ricerca sotto la propria responsabilità, senza il controllo di un supervisore.
Il ricercatore, alla data di pubblicazione del Bando (18 settembre 2018) deve possedere TUTTE le caratteristiche elencate al punto 2.1.2 del bando. Un ricercatore che non possegga tutte le caratteristiche richieste per assumere il ruolo di referente scientifico può comunque far parte di un team di ricerca guidato da un altro referente scientifico.
Non è prevista un’età massima per il principal investigator, tuttavia è necessario che alla data di pubblicazione del bando abbia maturato da un minimo di 3 a un massimo di 7 anni di esperienza nel campo della ricerca scientifica dal conseguimento del suo primo dottorato. È ragionevole ipotizzare che questo lasso temporale non si discosti sensibilmente da quello relativo al conseguimento del dottorato.
Nei casi di interruzione carriera per maternità o paternità, periodi prolungati di malattia del ricercatore o di un familiare stretto (superiori ai 90 gg), o servizio militare, sarà possibile considerare anche candidati con esperienza superiore ai 7 anni, purché il periodo ‘effettivo’ di esperienza (al netto dell’interruzione) sia compreso tra i 3 e i 7 anni dal conseguimento del primo dottorato. Le circostanze che hanno determinato l’interruzione devono essere opportunamente documentate.
No, sarà il ricercatore a concordare con la host institution la forma contrattuale più adeguata alle mansioni che andrà a svolgere e comprensivo di tutte le coperture socio-sanitarie necessarie, secondo quanto disciplinato dal CCNL di riferimento (contratto da RTD, assegno di ricerca, etc.).
Sì, oltre ai costi relativi al referente scientifico, il contributo della Fondazione potrà essere utilizzato per coprire anche i costi degli altri componenti del team indicati nella proposta.
No, ogni ricercatore può presentare una sola Proposta di Ricerca. Nel caso di presentazione di più proposte da parte di uno stesso referente scientifico, queste verranno tutte considerate inammissibili.
Sì, a condizione che il referente scientifico trascorra almeno il 50% del suo tempo presso la host institution dedicandosi al progetto. La permanenza presso la host institution dovrà essere adeguatamente documentata (es. tramite fogli di presenza, timesheet).
Ai fini dell’ammissibilità della proposta progettuale, è necessario che il referente scientifico inserisca nell’apposita sezione “Documenti”: documento di identità, CV e bibliografia, articolo/i pubblicato/i dal principal investigator come primo o ultimo autore e allegato A compilato dalla host institution. La mancanza di tale documentazione comporta l’esclusione della Proposta di Ricerca.
L’allegato A dovrà essere sottoscritto dal Legale rappresentante dell’ente di ricerca. Nel caso vengano indicate più host institution, dovrà essere inviato l’allegato A per ciascun centro di ricerca.
La partnership minima per presentare un progetto è costituita dal ricercatore e dalla host institution. Il coinvolgimento di altre organizzazioni nel partenariato (per es. altri centri di ricerca/università, soggetti del mondo economico, del terzo settore, etc.) sarà considerato positivamente nel processo di valutazione.
Il partner dovrà essere un ente giuridicamente costituito, non può essere una persona fisica (per es. singolo ricercatore, professore, etc.).
Il referente scientifico nella sezione “Partenariato” potrà assegnare il ruolo di host institution al centro di ricerca individuato, mentre gli altri soggetti del partenariato avranno il ruolo di ‘partner’.
Ad eccezione della host institution, non sono previsti allegati obbligatori per gli altri soggetti del partenariato che hanno il ruolo di ‘partner’. Dovranno esclusivamente registrarsi, provvedere a compilare e confermare le informazioni richieste nella sezione “La mia anagrafica” e richiedere il partenariato al referente scientifico; infine dovranno compilare le informazioni presenti nella scheda partner, accessibile dalla sezione “Progetti in partenariato”.
Sì, non è previsto un limite di partecipazione in qualità di partner, salvo valutare la fattibilità e il concreto apporto, da parte dell’ente, di competenze e professionalità adeguate alla realizzazione di ogni singolo intervento che lo vede coinvolto.
Il centro di ricerca, che deve avere la sede legale e/o operativa nel Mezzogiorno, si impegna a cofinanziare la proposta di ricerca per almeno il 10% del costo totale e a fornire supporto nella realizzazione della stessa (spazi di lavoro appropriati, laboratori, personale qualificato, etc.). Si impegna a fornire un contratto di lavoro adeguato al referente scientifico, la cui copertura è garantita dall’eventuale contributo ottenuto, e a riportare il nome del referente scientifico come ultimo autore in tutte le pubblicazioni derivate dal progetto.
Attraverso l’Allegato A (documento obbligatorio) si impegna inoltre ad accettare il principio della ‘portabilità’ del contributo e a garantire la gestione del grant assegnato al ricercatore (cfr. Bando, sezione 3 Norme generali e contratti, punto 3.1).
È prevista una percentuale minima di cofinanziamento monetario, pari ad almeno il 10% del costo totale, che la struttura di ricerca ospitante può apportare in termini di personale strutturato, beni e materiali, attrezzature, etc.
È possibile prevedere il coinvolgimento di altri soggetti cofinanziatori (per es. aziende, altre fondazioni, etc.) oltre alla host institution. Le valorizzazioni di beni mobili o immobili o del lavoro volontario non sono ammesse come quota parte del cofinanziamento.
È possibile inserire gli indicatori di valutazione riferiti agli output del singolo progetto nel campo “Monitoraggio e valutazione” del formulario di progetto.
Le Proposte di Ricerca, complete di tutti gli allegati richiesti, dovranno essere inviate, esclusivamente on line, entro le ore 13:00 del 28 novembre 2018, sulla piattaforma on line Chàiros. In caso di difficoltà nella fase di invio, si consiglia di contattare gli uffici della Fondazione, telefonicamente allo 06.6879721 (interno 1) o tramite email all’indirizzo iniziative@fondazioneconilsud.it, entro e non oltre l’ora di scadenza prevista.
Poiché il bando si rivolge a persone fisiche, prima di procedere alla registrazione su Chàiros, il proponente (principal investigator) deve compilare il ‘Modello Anagrafica’ e inviarlo agli uffici della Fondazione CON IL SUD all'indirizzo email iniziative@fondazioneconilsud.it. A valle di una verifica circa la completezza e correttezza delle informazioni inserite, la Fondazione abiliterà l’accesso alla piattaforma.
Dopo aver effettuato il login con le credenziali fornite dalla Fondazione, il referente scientifico dovrà selezionare il bando di riferimento e compilare la proposta progettuale in tutte le sue componenti sulla piattaforma Chàiros; a ciascun partner è richiesto, dopo l’adesione al progetto, la compilazione della propria scheda partner.
Al seguente link: https://www.fondazioneconilsud.it/wp-content/uploads/2018/09/Formulario-di-progetto-ch%C3%A0iros.pdf è disponibile un allegato con i contenuti del formulario relativo al bando. Si ricorda che, ai fini della presentazione di una Proposta di Ricerca, la compilazione del formulario dovrà avvenire esclusivamente on line tramite piattaforma Chàiros.
Oltre al soggetto responsabile, devono essere coinvolti almeno altri 2 soggetti, di cui almeno uno del terzo settore (costituito in una delle forme previste al punto 2.1.2 del bando). Gli altri eventuali soggetti della partnership potranno appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, anche a quello delle istituzioni, dell’università, della ricerca e al mondo economico.
Il soggetto responsabile deve inserire apposita documentazione ufficiale (es. Visura Camerale da parte della CCIAA, Interrogazione dati anagrafici o Cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate, Dichiarazione unità produttive Inps) che comprovi l’operatività della sede indicata in una delle regioni del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia). Non possono essere considerate sedi operative, le organizzazioni affiliate al soggetto responsabile aventi autonomia giuridica e pertanto un codice fiscale diverso rispetto a quello del soggetto responsabile.
No, il proprietario del fondo, come specificato al punto 2.2.2 del bando, può eventualmente partecipare solo in qualità di partner. La sua presenza dovrà essere comunque ispirata non alla ricerca del profitto, ma all’apporto di competenze e risorse finalizzate alla crescita e allo sviluppo del territorio e della società locale.
Sì, qualora nel preliminare siano previste tutte le caratteristiche elencate nei paragrafi 1.3 e 2.3.1 del bando e la stipula del contratto d’affitto sia esplicitamente condizionata all’ottenimento, da parte del partenariato, del finanziamento a valere sulla presente Iniziativa.
No, la stipula del contratto d’affitto con uno dei componenti privati del partenariato rappresenta una condizione di ammissibilità dell’Iniziativa.
Il proprietario potrà essere una persona fisica o una persona giuridica afferente al terzo settore, al pubblico o al privato profit.
Sì, qualora nel comodato d’uso siano previste tutte le caratteristiche elencate nei paragrafi 1.3 e 2.3.1 del bando.
No, l’individuazione di uno o più fondi oggetto di intervento, deve essere effettuata autonomamente dai componenti del partenariato.
No, non è necessario che anche gli altri soggetti delle Partnership abbiano sede legale e/o operativa nelle regioni del Sud.
No, ogni soggetto responsabile può presentare una sola proposta di progetto. Nel caso di presentazione di più proposte di progetto da parte di uno stesso soggetto responsabile, queste verranno tutte considerate inammissibili. Ai fini dell’univoca determinazione del soggetto responsabile, ciò che rileva è il codice fiscale e/o la partita IVA. Il soggetto responsabile, inoltre, al momento della presentazione del progetto, non dovrà averne altri in corso finanziati dalla Fondazione.
Sì, non è previsto un limite di partecipazione come partner, salvo valutare, nel caso specifico, la fattibilità e il concreto apporto, da parte dell’ente, di competenze e professionalità adeguate alla realizzazione di ogni singolo intervento.
Al momento della presentazione della proposta di progetto, il soggetto responsabile dovrà allegare uno studio di fattibilità tecnica ed economica, redatto e firmato da un tecnico professionista, che definisca in modo accurato tutti i costi legati agli interventi di ristrutturazione, di adeguamento e di investimento produttivo proposti sul bene oggetto di intervento.
Al momento della presentazione della proposta di progetto, il soggetto responsabile dovrà allegare il computo estimativo dei beni durevoli inseriti nel piano dei costi della relativa proposta.
No, non è previsto un limite nel contributo minimo richiedibile alla Fondazione per la realizzazione del progetto.
Il contributo finanziario che potrà essere richiesto alla Fondazione per la realizzazione del progetto non potrà essere superiore ai 500 mila euro.
Nella pagina di login (http://fondazioneconilsud.chairos.it) è presente l’apposito pulsante “Hai dimenticato la tua password? Clicca qui per recuperarla” che vi permette di reimpostarla attraverso l’email generata dal sistema e inviata direttamente all’indirizzo elettronico utilizzato in fase di registrazione (il vostro username).
Per il recupero dello username è necessario contattare gli uffici telefonicamente, negli orari di assistenza previsti, allo 06/6879721 e digitando l’interno 1 – Attività Istituzionali. In nessun caso è consigliabile procedere con una nuova registrazione.
La percentuale minima di cofinanziamento dovrà essere pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto.
Le risorse in natura, quali la messa a disposizione di un immobile o di risorse volontarie, non possono rientrare fra i costi complessivi del progetto e pertanto non contribuiscono ad alimentare la quota del 20% di cofinanziamento. Le risorse umane contrattualizzate e impiegate nel progetto concorreranno, per la percentuale indicata sul piano dei costi (almeno il 20%), alla copertura della quota di cofinanziamento.
Le proposte di progetto devono prevedere una durata complessiva non inferiore a 24 mesi e non superiore a 48 mesi.
Le proposte di progetto dovranno essere inviate, esclusivamente on line, entro le ore 13:00 del 23 febbraio 2018, sulla piattaforma on line Chàiros (http://fondazioneconilsud.chairos.it) . In caso di difficoltà nella fase di invio, si consiglia di contattare gli uffici della Fondazione, telefonicamente allo 06/6879721 (interno 1) o tramite email all’indirizzo iniziative@fondazioneconilsud.it, entro, e non oltre, l’ora di scadenza prevista.
Per partecipare all’Iniziativa, sia come soggetto responsabile, sia come partner, è necessario iscriversi on line, compilare e confermare la propria scheda anagrafica. Sarà poi cura e responsabilità del soggetto responsabile compilare in tutte le sue parti la proposta progettuale, sulla piattaforma Chàiros, mentre a ciascun partner è richiesto, dopo l’adesione al progetto, la compilazione della propria scheda di partenariato.
Per semplificare l’intera procedura sono state predisposte sia una “Manuale di registrazione” che una “Guida alla compilazione” – disponibili in formato pdf al seguente link “https://www.chairos.it/quick-start” - che passo dopo passo guidano l’utente, dapprima, nella fase di compilazione dell’anagrafica della propria organizzazione e, successivamente, in quella di compilazione e di invio della proposta progettuale.
L’Avviso si rivolge a partenariati composti da una impresa cinematografica (proponente) e almeno due enti del Terzo settore meridionali (partner). La collaborazione tra proponente e partner è ampia e può essere intesa in una o più fasi del progetto. A titolo esemplificativo: dalla fase di ideazione del progetto o scrittura del soggetto/sceneggiatura, alle attività di animazione territoriale, fino alla promozione e circuitazione del prodotto audiovisivo. Le modalità e i contenuti della collaborazione devono essere coerenti con quanto sarà riportato nel progetto, ma sono ovviamente liberi e dipendono dagli accordi tra i soggetti.
La ricerca dei partner e la collaborazione tra impresa di produzione cinematografica e enti del Terzo settore meridionali non sono soggette a condizioni diverse da quelle indicate nell’Avviso. Tuttavia, è disponibile un servizio di Bacheca online che permette ad associazioni e società di produzione di entrare in contatto liberamente per eventuali collaborazioni. Il servizio non è assolutamente vincolante ai fini della partecipazione al bando, ma è solo uno strumento di comunicazione per facilitare l’incontro tra soggetti diversi interessati all’iniziativa. Ciò non costituisce in alcun modo titolo preferenziale per la selezione. Il servizio permette di pubblicare facilmente un messaggio online per entrare in contatto con altre realtà interessate ad una eventuale collaborazione. La Bacheca è disponibile al seguente indirizzo https://padlet.com/socialfilmfundconilsud/m9ar5sl6ujg4
Come indicato espressamente nell’Avviso i partner devono essere enti del Terzo settore meridionali. Ciò non esclude la possibilità di partecipare a enti di Terzo settore con sede legale in altre regioni, purché essi dimostrino di avere anche una sede operativa in una delle regioni indicate nell’Avviso, ovvero in Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Come indicato nell’Avviso possono far parte del partenariato le organizzazioni non profit con sede legale o operativa in una delle regioni indicate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia) che rispettino i criteri previsti all’art. 4 del D.M. 117/2017 (“codice del Terzo settore”). Il Codice è consultabile sul sito della Gazzetta Ufficiale http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/08/2/17G00128/sg e per comodità lo riportiamo di seguito. Non è necessaria l’iscrizione al Registro unico nazionale del Terzo settore.
Art. 4
Enti del Terzo settore
- Sono enti del Terzo settore le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le societa' di mutuo soccorso, le associazioni, riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle societa' costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalita' civiche, solidaristiche e di utilita' sociale mediante lo svolgimento di una o piu' attivita' di interesse generale in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualita' o di produzione o scambio di beni o servizi, ed iscritti nel registro unico nazionale del Terzo settore.
- Non sono enti del Terzo settore le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, 165, le formazioni e le associazioni politiche, i sindacati, le associazioni professionali e di rappresentanza di categorie economiche, le associazioni di datori di lavoro, nonche' gli enti sottoposti a direzione e coordinamento o controllati dai suddetti enti, ad esclusione dei soggetti operanti nel settore della protezione civile alla cui disciplina si provvede ai sensi dell'articolo 32, comma 4. Sono esclusi dall'ambito di applicazione del presente comma i corpi volontari dei vigili del fuoco delle Province autonome di Trento e di Bolzano e della Regione autonoma della Valle d'Aosta.
- Agli enti religiosi civilmente riconosciuti le norme del presente decreto si applicano limitatamente allo svolgimento delle attivita' di cui all'articolo 5, a condizione che per tali attivita' adottino un regolamento, in forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata, che, ove non diversamente previsto ed in ogni caso nel rispetto della struttura e della finalita' di tali enti, recepisca le norme del presente Codice e sia depositato nel Registro unico nazionale del Terzo settore. Per lo svolgimento di tali attivita' deve essere costituito un patrimonio destinato e devono essere tenute separatamente le scritture contabili di cui all'articolo 13.
La risposta è affermativa. Il bando all’art. 3 comma 4 a) indica che "L’istanza dovrà essere presentata da un operatore economico che, alla data di presentazione della candidatura, soddisfi i seguenti requisiti: essere iscritto al Registro delle Imprese ovvero ad un registro equivalente in uno Stato membro dell’Unione Europea o di uno Stato equiparato; ….”. Resta inteso che il proponete dovrà possedere tutti i requisiti indicati.
La risposta è affermativa. Il bando prevede che i soggetti proponenti si avvalgano di un regista, ma è assolutamente ammissibile una co-regia. In questo caso, andrà prodotto per ciascuno il "Curriculum vitae, lettera di impegno e link dello showreel del regista o selezione dei suoiultimi lavori”.
Il bando prevede che il partenariato sia composto dalla società di produzione proponente e da almeno due organizzazioni del Terzo settore meridionali. In aggiunta a questi, si potranno ritenere comunque ammissibili ai fini della valutazione del progetto, anche le collaborazioni con alcuni Enti pubblici (a titolo esemplificativo: enti locali, scuole, università, ecc) del territorio coinvolto, ovviamente in aggiunta ai 2 enti non profit richiesti, esclusivamente nei casi in cui le collaborazioni siano coerenti con quanto indicato nel progetto.
La risposta è negativa. Ai sensi dell’art. 4, comma 5, dell’Avviso, la proposta economica “non potrà comunque essere superiore a € 40.000,00 (IVA e ogni altro onere inclusi)”. Non è pertanto possibile che vi siano cofinanziatori, perché il Bando è di fornitura di un servizio di produzione esecutiva con un preciso budget.