Lecce: mezzo milione per valorizzare il Castello Carlo V
24 Luglio 2025

Grazie al Protocollo d’intesa sottoscritto dalla Direzione generale Musei del Ministero della cultura e dalla Fondazione con il Sud finalizzato alla valorizzazione di beni culturali nel Mezzogiorno da parte di Enti del Terzo Settore, la Direzione regionale Musei Puglia tramite avviso pubblico in collaborazione con Fondazione con il sud ha selezionato il progetto “Open Castle Meeting Point” per la valorizzazione del Castello Carlo V di Lecce attraverso una co-gestione pubblico-privato sociale. La Fondazione con il Sud ha deliberato un contributo di 500 mila euro di risorse private per la fase di startup del progetto.
Al termine del percorso di co-progettazione, che ha coinvolto tutti gli attori interessati a vario titolo al progetto, è stato attivato il partenariato speciale pubblico-privato della durata di 6 anni destinato ad incoraggiare la partecipazione attiva del Terzo Settore e il coinvolgimento della comunità e dei soggetti che intendono contribuire allo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio. L’accordo è stato siglato con la rete composta dalle tre organizzazioni partner proponenti: la cooperativa sociale The Monuments People (ente capofila), il consorzio Sale della Terra e Socioculturale Scs.
“Open Castle Meeting Point” punta a consolidare il Castello Carlo V come luogo di cultura aperto alla comunità e attrattore turistico di rilievo, attraverso la definizione di flussi di turismo culturale, sostenibile ed esperienziale.
Sarà avviata un’azione di ricostruzione e valorizzazione della memoria storica del Castello, attraverso la creazione di un archivio circolare di memorie con il coinvolgimento attivo della comunità e in collaborazione con partner qualificati come l’Università del Salento.
Durante gli orari di apertura del sito saranno garantiti i servizi standard attraverso l’attivazione di un front office dedicato, gestito dai tre operatori. Da qui partiranno i tour guidati, organizzati con il supporto tecnico e operativo di 12 guide turistiche e operatori specializzati. L’esperienza di visita sarà arricchita da una audioguida realizzata ad hoc, disponibile in più lingue, inclusa la Lingua dei Segni (LIS), per garantire piena accessibilità. Sarà inoltre attivato un sistema di ticketing integrato, che permetterà l’acquisto dei biglietti sia in loco sia online tramite il sito web del Castello.
Oltre ai servizi di base, il progetto prevede una serie di iniziative volte a rafforzare il legame con il territorio e ad ampliare l’offerta culturale, rassegne artistiche in collaborazione con realtà locali, la creazione di un hub aperto alla partecipazione di artigiani del territorio finalizzato alla produzione di gadget e prodotti artigianali di alta qualità per lo shop del Castello e la realizzazione di percorsi didattici e laboratori rivolti a scuole, con spazi dedicati all’apprendimento attivo e all’interazione.
È prevista inoltre l’attivazione di un “bar sociale”, che promuoverà i principi dello slow food, l’utilizzo di prodotti a km 0, il commercio equo e solidale e la diffusione della Dieta Mediterranea come patrimonio culturale immateriale. La gestione del bar coinvolgerà anche persone in condizione di fragilità sociale, attraverso progetti formativi personalizzati con budget educativi e l’attivazione di cinque borse lavoro e tre inserimenti lavorativi che permetteranno a soggetti fragili di affiancare due risorse professionali nella gestione dell’attività.