Speciale CON IL SUD / Crescere al Sud

NAPOLI - 13 Novembre 2011

Speciale “Con il Sud – Giovani e Comunità in Rete” (Napoli, 30 settembre – 2 ottobre 2011)

“Crescere al Sud” – Conferenza sui diritti dell’infanzie e dell’adolescenza nel Mezzogiorno

Crescere al Sud per molti bambini e adolescenti significa, oggi, affrontare sfide molto difficili.
La povertà minorile si concentra nelle regioni meridionali, dove i servizi di welfare sono in affanno. Basti pensare che solo 2 bambini su 100 in Campania e Calabria hanno accesso ad un asilo nido pubblico o che solo l’8,6% delle classi scolastiche del sud ha il tempo pieno, rispetto al 42,6% delle classi del Nord Ovest.
Come è possibile trasformare, in modo incisivo, il presente ed il futuro dei bambini e degli adolescenti del sud per garantire i loro essenziali diritti? E’ questo il tema che è stato al centro della prima Conferenza programmatica “Crescere al Sud” che si è svolta a Napoli il 30 settembre scorso, promossa da “Fondazione CON IL SUD” e “Save the Children”, nell’ambito della manifestazione “Con il Sud-Giovani e Comunità in rete”.
Una conferenza programmatica che ha affrontato il tema da diverse angolazioni: la lotta alla povertà minorile, le comunità educanti, la cittadinanza e la legalità, il diritto al gioco, lo sport, la salute e l’ambiente. Un confronto serrato tra esperti, rappresentanti delle istituzioni, insegnanti, assistenti sociali, pediatri, educatori, associazioni nazionali, organizzazioni locali, con tante testimonianze da parte di chi, ogni giorno, è al fianco dei minori con impegno e passione.
Più di 300 persone hanno partecipato ai lavori nel corso della giornata. Tra loro, anche un nutrito gruppo di ragazzi e di ragazze che hanno animato un forum “parallelo”, il world cafè, con il supporto della associazione Civitas Solis di Locri. Uno speciale incoraggiamento a tutti i presenti è arrivato, nel corso della conferenza, da alcuni tra i più popolari scrittori nati e cresciuti al sud – Andrea Camilleri, Roberto Saviano, Erri De Luca, Antonio Pascale. Le loro testimonianze, raccolte in un video da Giovanni Piperno, sono state presentate nel corso della conferenza.
Dai tanti interventi è emerso un grande patrimonio di esperienze, saperi e impegno per la tutela dell’infanzia. Allo stesso tempo, è emersa la necessità di attivare una rete per promuovere una azione più incisiva nei confronti delle istituzioni e dei soggetti sociali ed economici. Il divario sociale e di opportunità che vivono i minori del sud sta crescendo progressivamente: è necessario e urgente invertire la rotta e definire un piano di azione con proposte concrete, sostenibili, misurabili nei loro risultati.
Alcune proposte sono già maturate nella fase di preparazione e durante la conferenza: come un uso strategico dei fondi europei destinati alle regioni meridionali – per gli asili nido, opportunità di lavoro per le giovani donne, lotta alla dispersione scolastica – o l’attivazione di aree ad “alta intensità educativa” nei territori ad “alta densità criminale”. Proposte che riguardano anche la metodologia degli interventi: la necessità del monitoraggio e di una rigorosa valutazione, la necessità di assicurare un tempo adeguato di sviluppo dei progetti e la possibilità di passare, nei casi di successo, dalla fase di sperimentazione alla messa in rete dei servizi stabili.
L’impegno a lavorare insieme oggi continua. Attraverso il sito crescerealsud.it sarà possibile tra breve non solo disporre dei principali contributi emersi alla conferenza, ma soprattutto partecipare attivamente allo sviluppo di questa rete.
In una fase di crisi economica e di drastica riduzione delle risorse pubbliche dedicate al welfare, rischia di farsi strada l’idea che le condizioni di emergenza vissute da tanti minori nel mezzogiorno siano in qualche modo ineluttabili, che ogni investimento sociale sia un lusso che non possiamo permetterci e che, tutto sommato, questi problemi ricadono esclusivamente su chi li vive in prima persona. “Crescere al Sud” ha voluto affermare che il nostro Paese non può al contrario permettersi di pregiudicare il futuro di una buona parte dei suoi bambini. Investire sull’infanzia del sud è una necessità, non solo in termini di coesione sociale, ma per lo sviluppo e la competitività dell’Italia.

Raffaela Milano, Responsabile Programmi Italia-Europa di Save the Children

www.crescerealsud.it

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